Torna lora solare, stress per i bimbi. Il pediatra: Meno ore di luce, più tempo al chiuso. 30 giorni in meno di attività allaperto, rischio obesità

Con l’arrivo dell’ora solare la notte tra il 28 e il 29 ottobre, che perdurerà fino alla notte tra il 30 e il 31 marzo 2024, si aprirà un periodo di 154 giorni che presenterà diverse sfide, soprattutto per i più piccoli.

Lo ha evidenziato il pediatra Italo Farnetani, docente presso la Libera Università degli Studi di Scienze Umane e Tecnologiche di Malta, in una recente intervista all’Adnkronos Salute. Le principali problematiche segnalate sono legate allo stress e ai disturbi del sonno dovuti al cambio di routine, oltre a un incremento del rischio di sovrappeso.

Farnetani spiega che il principale sincronizzatore naturale di tutti i processi dell’organismo è la luce. Pertanto, modificare l’orario può indurre uno stress da cambiamento significativo, influenzando soprattutto il sonno. Il passaggio dallo stato di veglia a quello di sonno, essendo una delle fasi più delicate del giorno, viene particolarmente turbato. Inoltre, il pediatra ricorda che il contesto attuale di incertezza economica e tensioni globali costituisce già un forte stress emotivo per la popolazione.

Per i bambini, meno ore di luce significherà più tempo trascorso al chiuso. Farnetani stima che nel corso dei cinque mesi di ora solare, tra malattie, maltempo, e impegni familiari, i bambini perderanno circa 30 giorni di attività all’aperto. Tuttavia, per altri 124 giorni, avrebbero potuto beneficiare di un’ora al giorno in più di vita all’aperto, con un dispendio energetico stimato di 400 calorie all’ora grazie ad attività come andare in bicicletta, giocare con la palla, o correre.

L’analisi del pediatra mette in luce che, con la mancata spesa di queste calorie, nei cinque mesi i bambini non consumeranno un totale di 50.000 calorie, equivalenti a una nutrita serie di piatti tradizionali. Questo incrementa i rischi di sovrappeso e obesità tra i giovanissimi. Inoltre, anche un piccolo cambiamento di un’ora può rappresentare uno stress notevole, soprattutto in un periodo in cui aumenta la circolazione di agenti infettivi e il rischio di contrarre malattie.