Torino, 17enne abusata, picchiata e derubata in ascensore. Incubo a Santa Rita

di Massimo Massenzio

«Mi ha spinto contro la parete dell’ascensore e ha cominciato a palpeggiarmi». Ha provato a difendersi, ma lo sconosciuto le ha sferrato un pugno sul naso

«Mi ha spinto contro la parete dell’ascensore e ha cominciato a palpeggiarmi». Un’altra violenza sessuale si è consumata a Torino poche ore prima dello stupro della studentessa 23enne all’interno della residenza universitaria Paolo Borsellino. Sabato sera Gaia (il nome è di fantasia) stava per raggiungere un’amica in un palazzo di Santa Rita.

Mancavano pochi minuti alle 21 quando la 17enne ha superato il cancelletto e ha attraversato l’androne, pieno di colonne, dove qualcuno può nascondersi nell’oscurità. Gaia non si è accorta di nulla. Ha raggiunto il portone e si è diretta verso l’ascensore. Tutti i suoi pensieri erano rivolti alla serata da passare insieme alle amiche e solo quando ha aperto la porta si è accorta di non essere sola. Un uomo, probabilmente giovane, è entrato assieme a lei, improvvisamente l’ha spinta in avanti e si è resa conto che qualcuno la stava toccando nelle parti intime.

Gaia ha reagito, ha provato a difendersi, ma lo sconosciuto le ha sferrato un pugno sul naso e le ha strappato cellulare e borsetta. All’ultimo piano qualcuno è uscito per capire cosa stesse succedendo e l’uomo è scappato a piedi.

Gaia è scoppiata a piangere, sconvolta e non ha voluto chiamare subito il 112. Due ore dopo si è presentata dai carabinieri della compagnia San Carlo per sporgere denuncia per violenza sessuale e rapina. La diciassettenne ha dichiarato di non conoscere l’aggressore, si è rifiutata di andare in ospedale: «Non ricordo nulla, non saprei dire nemmeno se fosse italiano o straniero».

I carabinieri hanno avviato un’indagine e cominciato a esaminare i filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona. Proprio come sta facendo la squadra Mobile della Questura per individuare lo stupratore che, proprio mentre Gaia raccontava il suo dramma in caserma, si è introdotto nel campus di via Borsellino e ha violentato un’altra studentessa in una stanza della residenza universitaria. Le vicende non sembrano essere collegate in alcun modo, se non per il dramma che accomuna le due giovani vittime.

A Torino la comunità studentesca è molto preoccupata e l’inaugurazione dell’area d’ingresso (appena riqualificata) del Politecnico, prevista per oggi, è stata rinviata a martedì prossimo. La decisione è stata presa «dopo i gravissimi fatti di sabato notte per dare un segnale di vicinanza alla studentessa coinvolta nei gravissimi fatti di sabato notte, che il Politecnico condanna fermamente così come ogni forma di violenza contro le donne».

Domani, 3 novembre, alla Borsellino arriverà invece la ministra dell’Università Anna Maria Bernini che incontrerà il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, il presidente regionale Alberto Cirio, quello dell’Edisu Alessandro Sciretti e i rettori delle Università piemontesi.

2 novembre 2022 (modifica il 2 novembre 2022 | 21:14)

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, 2022-11-02 20:54:00, «Mi ha spinto contro la parete dell’ascensore e ha cominciato a palpeggiarmi». Ha provato a difendersi, ma lo sconosciuto le ha sferrato un pugno sul naso , Massimo Massenzio

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