tajani-contrattacca:-«lacatena-
	con-emiliano?-manovre-di-palazzo,-non-siamo-intimoriti»

Tajani contrattacca: «Lacatena con Emiliano? Manovre di palazzo, non siamo intimoriti»

Spread the love

forza italia Mezzogiorno, 15 aprile 2022 – 09:42 Il coordinatore di Forza Italia annuncia i nuovi «ingressi» pugliesi nel partito. D’Attis: «Questo è il nostro no a chi ci voleva in maggioranza» di Francesco Strippoli I dirigenti di Forza Italia avevano deciso di restare in silenzio nonostante sapessero da tempo che il loro capogruppo in Regione, Stefano Lacatena, stava per lasciare il partito. Ora si capisce il perché: stavano lavorando all’acquisizione di un consigliere regionale per compensare la perdita. Sicché uno esce e un altro entra, il gruppo resterà di quattro consiglieri. A passare negli azzurri è l’imprenditore del comparto lapideo, il foggiano Paolo Dell’Erba, eletto nel 2020 con la lista Puglia Domani ma subito dopo transitato nel gruppo Misto. L’annuncio arriva con una conferenza stampa a Roma. Vi partecipa lo stato maggiore del partito: il coordinatore Antonio Tajani, il sottosegretario alla giustizia Francesco Paolo Sisto, il segretario regionale Mauro D’Attis e il vice Dario Damiani, la senatrice Licia Ronzulli e tutti i parlamentari pugliesi (assente giustificato l’eurodeputato Andrea Caroppo). Dalla Puglia, collegato, interviene il nuovo capogruppo, appena eletto: Paride Mazzotta. Entrano in FI anche il sindaco di Apricena, Antonio Potenza, e il vicepresidente della Provincia di Foggia, Giuseppe Mangiacotti. Sisto definisce queste nuove adesioni «come un importante ricostituente per il partito». Tajani: «Nessuna paura delle manovre di palazzo»Tuttavia per quanto utili e autorevoli possano essere questi passaggi, il motivo della conferenza stampa è un altro. «Diamo dimostrazione – dice Tajani – di quanto sia attrattiva Forza Italia. Siamo una forza di opposizione che non si fa intimorire da manovre di palazzo e dalle argomentazioni di un presidente di Regione invasivo. Ciò che conta non è quel che accade nei palazzi, ma quello che pensano i pugliesi. E i pugliesi ci stanno dando segno di attenzione: queste autorevoli iscrizioni al nostro partito lo dimostrano». Arrivano le sollecitazioni dei cronisti. È vero che Lacatena passa con Emiliano, ma pure il centrodestra (anche FI) ha scelto come candidato sindaco di Taranto l’ex segretario provinciale del Pd. Tajani pone le due vicende su un piano diverso: «Se qualcuno passa dalla minoranza, come Lacatena, ad una comoda posizione di maggioranza, ebbene questa la considero una manovra di palazzo: organizzata dal presidente della Regione. Non è un reato perseguibile, ma è senza dubbio una manovra di palazzo». «Lacatena lasciato solo? Non è così»Lacatena denuncia di essere stato lasciato solo dai vertici di Forza Italia. È così? «Credo che Lacatena – risponde Tajani – sia stato sempre in contatto con i nostri dirigenti. Del resto chi fa il capogruppo in Regione è, per ragioni intuibili, in contatto con tutti. Ha non solo il diritto ma anche il dovere di contattare gli altri». Più specifica la risposta di D’Attis: «In Puglia siamo alternativi a Emiliano e non c’è alcuna possibilità di derogare a questo schema. Il partito è organizzato su questa linea. Lacatena si sentiva isolato? Ebbene ho scoperto che Lacatena aveva un’altra idea nella sua testa: forse quella di poter portare Forza Italia nella maggioranza di Emiliano alla Regione. Questo gli è stato impedito». La campagna di adesioni non si ferma qui. D’Attis e Tajani hanno fatto intendere che «un’altra pattuglia» di amministratori locali è pronto a transitare nel partito di Berlusconi, a cominciare da un gruppo di eletti nella formazione Capitanata al Centro. La newsletter del Corriere del Mezzogiorno – PugliaSe vuoi restare aggiornato sulle notizie della Puglia iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui. 15 aprile 2022 | 09:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-04-15 12:51:00, Il coordinatore di Forza Italia annuncia i nuovi «ingressi» pugliesi nel partito. D’Attis: «Questo è il nostro no a chi ci voleva in maggioranza»,

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.