Supplenze brevi: 150 milioni dal governo, ma potrebbero non bastare. Organico Covid non risulta ancora del tutto pagato

Il governo ha stanziato 150 milioni per le supplenze brevi e saltuarie nel decreto Energia, varato a metà novembre e in corso di conversione in Parlamento.

Si tratta di somme destinate al pagamento del personale scolastico, ma che non potrebbero bastare. Nella relazione tecnica al provvedimento, infatti, si sottolinea che i 150 milioni di euro che il governo sta destinando alle supplenze vengono dai risparmi dell’organico Covid, venuto meno al termine dell’anno scolastico.

Il personale Covid, però, secondo quanto segnala l’ufficio Studi del Senato, segnalato anche da Italia Oggi, non risulta ancora del tutto pagato.

Per il pagamento delle supplenze dell’ultimo trimestre 2022 (da settembre a dicembre) servono circa 400 milioni. I tecnici del Senato chiedono al governo ulteriori chiarimenti in merito alla quantificazione della spesa, alla tipologia del personale e alla possibilità di utilizzare le risorse dell’organico Covid.

C’è di più: secondo i tecnici del Senato c’è l’ipotesi che i fondi dell’organico Covid siano stati gestiti “fuori bilancio” rendendo impossibile accertare l’effettiva disponibilità.

Ecco quanto si legge nel documento redatto dai tecnici di Palazzo Madama: “Quanto ai profili di copertura, premesso che il prospetto riepilogativo non sconta effetti d’impatto attesi, dal momento che ai maggiori oneri si provvede a valere dei risparmi relativi alla norma vigente che autorizza il conferimento di ulteriori incarichi temporanei di personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA) a tempo determinato, dalla data di inizio delle lezioni o dalla presa di servizio fino al termine delle lezioni, non disponibili per le assegnazioni e le utilizzazioni di durata temporanea, (articolo 231-bis del decreto-legge 34/2020), e avvalendosi delle risorse del Fondo per le emergenze epidemiologiche COVID 19 istituito nello stato di previsione del dicastero dell’Istruzione (articolo 235 del decreto citato), andrebbero richieste conferme in merito alle disponibilità ivi esistenti, considerato che il Fondo in questione sembrerebbe ad oggi gestito dal dicastero dell’Istruzione fuori bilancio, ragion per cui è di fatto impossibile in riscontro alle effettive disponibilità, libere da impegni già perfezionati o in via di perfezionamento”.

Il Senato dunque chiede attenzione alla gestione finanziaria delle supplenze brevi e saltuarie, chiedendo, dunque, la corrispondenza tra gli oneri e le risorse finalizzate a coprire la spesa.

Il monitoraggio del Ministero dell’Istruzione e del Merito

I contratti di docenza temporanea sono tutti scaduti al termine dell’anno scolastico 2021/2022 (giugno 2022), coerentemente con la disposizione normativa.

Pertanto, assicura che sui cennati capitoli destinati al pagamento degli stipendi delle supplenze temporanee risultano disponibili circa 188 milioni di euro lordo stato che potranno essere così destinati al pagamento delle supplenze “brevi” e “saltuarie”, lasciando la quota di margine per il pagamento dei contratti “temporanei” che, ancorché scaduti a giugno del corrente anno, risultano ancora non pagati.

A seguito del monitoraggio delle supplenze “brevi” e “saltuarie” inviato dal Ministero dell’istruzione e del merito con note n. 50551 e n. 50605 del 3 novembre 2022, si evidenzia che le risorse finanziarie occorrenti a copertura dei ratei stipendiali per l’ultimo trimestre del 2022, derivanti dai contratti già sottoscritti dalle istituzioni scolastiche ed autorizzati da queste ultime, stimate in euro 485.597.088,68 lordo Stato, ovvero pari ad euro 342.640.855,00 lordo dipendente.

Tale stima deriva dalla presenza dei ratei stipendiali “rimasti da pagare” (fonte del dato: NOIPA), dei ratei “da maturare” (da settembre alla fine dell’esercizio finanziario corrente), e dal dato storico del 2021, per i mesi di ottobre-dicembre, mesi in cui le istituzioni scolastiche sottoscrivono ulteriori contratti che generano altrettanti ratei stipendiali da corrispondere al personale supplente “breve” e “saltuario”.

La disponibilità sui pertinenti capitoli e piani gestionali dei punti ordinanti di spesa delle istituzioni scolastiche e del bilancio del Ministero dell’Istruzione è pari ad euro 87.668.408,45 “lordo Stato”, euro 62.262.142,26 “lordo dipendente”. Da tale confronto emerge che il fabbisogno stimato ulteriore occorrente per dare seguito a tutti i pagamenti è pari ad euro 280.378.712,74 (“lordo dipendente”), ovvero euro 397.928.680,23 (“lordo stato”).

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