Superbonus, Ciriani: Conti pubblici minacciati da 110 miliardi di debito. Lunedì le associazioni a Palazzo Chigi

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Governo

di Diana Cavalcoli 18 feb 2023

Superbonus, Ciriani: «Conti pubblici minacciati da 110 miliardi di debito». Lunedì le associazioni a Palazzo Chigi

Rebus Superbonus dopo lo stop alla cessione dei crediti. Mentre Fratelli d’Italia apre alla cartolarizzazione dei crediti si leva la protesta delle associazioni interessate dalla stretta e delle opposizioni, con il Partito Democratico e Movimento 5 Stelle in testa. Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani difende per la scelta dell’esecutivo: Molti hanno passato il cerino a quelli che venivano dopo, il governo Meloni ha dovuto scegliere. Non si poteva rinviare.

Le associazioni convocate

Per Ciriani alcune modifiche si potranno fare ma il problema gigantesco, non poteva essere accantonato. I conti pubblici sono minacciati da una voragine di 110 miliardi di debito generati dal Superbonus. Questa una questione dolorosa che andava affrontata. Vista la complessit della situazione e i rischi per il comparto edile, il governo ha convocato luned pomeriggio a palazzo Chigi i vertici delle associazioni di categoria pi impattate dalla stretta contenuta nel dl. Sono convocati luned alle 17,15 i presidenti dell’Ance Federica Brancaccio, di Confindustria Carlo Bonomi, di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa, di Confapi Cristian Camisa e dell’alleanza delle Cooperative Italiane Maurizio Gardini.

Le proteste di associazioni, Comuni e regioni

A livello locale intanto sono diverse le richieste di una revisione della stretta. Dice il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi: Noi abbiamo ancora negli occhi le impalcature bloccate dai tempi del terremoto, che in alcune zone della citt ci sono ancora. Mi auguro quindi che si trovi una soluzione per portare a termine i lavori e che il Governo mantenga gli impegni e garantisca alle imprese, ai cittadini e ai lavoratori il completamento dei lavori. Anche il Consiglio dell’Ordine degli Ingegneri di Napoli esprime serie preoccupazioni sulla decisione del Governo di bloccare il meccanismo della cessione del credito. Critico anche il presidente della regione Toscana, Eugenio Giani: Il governo sta mostrando sempre pi incertezze e contraddizioni, come con questa scelta a mio giudizio molto pesante, sbagliata, di interrompere ci che stava portando il bonus del 110% a tante famiglie e a tante imprese.

Il presidente dell’Emilia-Romagna e candidato alla segreteria del Pd, Stefano Bonaccini ha attaccato il governo per le modalit della stretta. I modi sono sciagurati, non si fa cos, un modo incomprensibile, surreale e irresponsabile di procedere perch io guidando la Regione da otto anni non mi sono mai permesso di prendere una decisione senza prima convocare le parti sociali, anzi noi tutto decidiamo confrontandoci con le parti sociali a volte anche partendo da punti di vista differenti. Critica anche Cna Sicilia: Siamo di fronte ad una sorta di ghigliottina calata, improvvisamente, sulla testa di imprese, lavoratori, professionisti e famiglie – affermano i vertici regionali della Confederazione – le conseguenze sembrano non essere chiare solo per chi siede a Palazzo Chigi. Si rischia un pesante choc per l’economia siciliana con danni irrimediabili per l’intera filiera legata al settore dell’edilizia, compresi i progettisti, senza tralasciare i committenti.

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