Stupro di Capodanno, manca un giudice e la vittima non si presenta in aula: il processo parte subito in salita

di Fulvio Fiano

Alla prima udienza contro il 22enne Patrizio Ranieri il collegio è incompleto e la vittima 18enne non può presenziare. Nella lista testimoni tutti i 30 ragazzi che erano alla festa

Tutti di nuovo assieme nella stessa stanza a fare i conti, stavolta davvero, con quanto è successo quella notte. Sono i trenta protagonisti delle disinibite relazioni fotografate dalle indagini all’interno di della villa del cosiddetto «stupro di Capodanno» ai danni di una 16enne. Le loro relazioni saranno stavolta incardinate alle rigide regole del processo penale e si rivedranno nelle vesti di testimoni. La prima udienza del processo contro uno dei presunti stupratori, il 22enne Patrizio Ranieri, l’unico finora finito davanti a un giudice, dura giusto il tempo per accusa e difesa di depositare le liste delle persone che vorrebbero ascoltare, fissare l’unica futura data di un calendario di udienze ridotto all’essenziale e rinviare a un giorno al momento impronosticabile l’inizio del dibattimento nel merito. Nubi dense si addensano sulla possibilità di svolgere regolarmente il processo.

In aula non erano presenti nè l’imputato, nè la parte lesa. Ragioni di salute per il primo, un difficile stato emotivo la seconda, oggi maggiorenne. Proprio le sue condizioni psicologiche costituiscono al momento un motivo di sospensione virtuale del processo, perché la parte offesa è quella che per prima viene ascoltata in aula e finché non sarà possibile questo passaggio, come ha ribadito la presidente Bonaventura, il resto del dibattimento resta congelato. Ancora più complessa la questione della composizione del collegio. Dei tre giudici designati per l’udienza di ieri uno era un G.o.t., ossia onorario e non togato, che è titolato per decidere di reati, come in questo caso, passati dalla fase dell’udienza preliminare. In emergenza è stato convocato un sostituto che però verrà destinato ad altro incarico alla fine di questo mese e dunque l’avvocato di Ranieri, Francesca Bertarelli, ha già sollevato il caso col presidente del tribunale sul diritto dell’imputato ad essere giudicato da un collegio stabile. Un tema particolarmente, sentito anche dalle associazioni di avvocati e assai attuale per la frequenza con la quale si sta ripresentandodate le carenze di organico nelle sezioni penali. Il 13 dicembre si terrà la prossima udienza solo per conferire al perito l’incarico di trascrivere le intercettazioni.

Come detto, le liste testi includono tutti i partecipanti alla notte di trasgressioni (delle norme anti Covid, dell’uso abbondante di stupefacenti, del sesso senza limiti) tra il 31 dicembre 2020 e l’1 gennaio 2021. Le amiche della vittima, che l’hanno portata lì e poi lasciata in balia dei suoi abusi di droga e alcol, salvo poi accusarla di voler rovinare tutto con la sua denuncia. La comitiva dei ragazzi di Primavalle, agganciata dalle stesse sui social e rivelatasi forse fin troppo disposta agli eccessi pur concordati in partenza. E infine il terzo gruppo di ragazzi più grandi, entrati alla festa senza invito quando molti confini erano stati già varcati e a loro volta potrebbero averne approfittato. In ultimo, il padre della ragazza e i genitori della amica alla quale lei, da sola a Roma, era affidata.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

23 novembre 2022 (modifica il 23 novembre 2022 | 02:07)

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, 2022-11-23 01:18:00, Alla prima udienza contro il 22enne Patrizio Ranieri il collegio è incompleto e la vittima 18enne non può presenziare. Nella lista testimoni tutti i 30 ragazzi che erano alla festa, Fulvio Fiano

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