Stop ai gruppi Whatsapp con le mamme: Così preserviamo la salute degli insegnanti. La finta ordinanza di un sindaco

Quando l’umorismo incontra la tecnologia, l’effetto può essere spiazzante. Ed è esattamente quello che è successo a San Pietro a Maida, piccolo comune calabrese in provincia di Catanzaro.

Il suo sindaco, Domenico Giampà, ha deciso di rispolverare un vecchio documento che stuzzica le mamme eccessivamente attive su WhatsApp. E sembra che molti abbiano abboccato!

Con l’inizio dell’anno scolastico, Giampà ha condiviso un documento satirico su Facebook: una presunta ordinanza che prende in giro le mamme che, tra preoccupazioni e pettegolezzi, intasano i gruppi WhatsApp. L’ironico divieto comprende la creazione di nuovi “gruppi mamme” e minaccia persino la sospensione dell’account fino alla fine dell’anno scolastico.

Ma perché tanto clamore? I gruppi WhatsApp sono diventati ormai noti come luoghi in cui le fake news possono propagarsi rapidamente. E il sindaco ha voluto sottolineare come, spesso, questi gruppi possono diventare focolai di allarmismi e disinformazione. E, come ciliegina sulla torta, ha scherzosamente dichiarato che contrariamente all’opinione di molti, il sindaco ha sempre ragione!

Sebbene l’ordinanza fosse chiaramente uno scherzo, alcuni genitori hanno espresso preoccupazione, contattando il primo cittadino. Parlando con LaC News24, Giampà ha rivelato che la provocazione è nata nel 2020, durante i tempi turbolenti della pandemia, quando la dipendenza da WhatsApp è cresciuta esponenzialmente. La sua intenzione era chiara: stimolare una riflessione sull’uso eccessivo dei social e su come le comunicazioni tra scuola e genitori siano mutate in questi anni.

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