Sparatorie nelle scuole in Usa, una docente italiana: Molti si licenziano per paura di morire. Siamo stanchi, nessuno ci ascolta

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Ogni anno, negli Stati Uniti, più di 30.000 persone perdono la vita a causa di armi da fuoco, con una media di trenta vittime al giorno. La maggior parte delle vittime sono giovani adulti tra i 18 e i 35 anni, e un terzo di loro sono minori di 20 anni.

Nel 2020, sono stati registrati 4.300 giovani uccisi da armi da fuoco, il che è più del numero di giovani che hanno perso la vita in incidenti stradali. Questo fenomeno è stato confermato dalle recenti sparatorie di massa che hanno avuto luogo in molte scuole.

Francesca Della Ragione, insegnante presso una scuola materna nella contea di Baltimora, nel Maryland, ha dichiarato, in un’intervista rilasciata a Fanpage, che la situazione sta causando una vera e propria fuga degli insegnanti. Gli insegnanti sono esauriti e molte scuole stanno registrando carenze di personale a causa di licenziamenti e di problemi legati alla pandemia.

Secondo Francesca, “nessuno sta ascoltando gli appelli lanciati dagli insegnanti e dai genitori preoccupati che i loro figli possano non tornare a casa da scuola”.

Il tema della diffusione delle armi negli Stati Uniti è molto controverso, con persone che sostengono l’autodifesa e persone che invece ritengono che la diffusione delle armi debba essere regolamentata in modo più rigoroso. Per Francesca, è difficile comprendere questo fenomeno dalla prospettiva italiana, poiché in Italia non c’è la preoccupazione che i propri figli possano essere uccisi a scuola.

Francesca è netta: “Gli insegnanti e gli educatori sono esausti e non sono preparati a gestire questo tipo di emergenze”.

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