Solo uno studente su cinque, in Italia, è stato risparmiato dai compiti delle vacanze

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di Alessandro Vinci

Lo riporta un sondaggio condotto su 1.500 alunni di scuole medie e superiori. Carico di lavoro eccessivo o pesante per l’88% del campione

Compiti delle vacanze s, compiti delle vacanze no: il dibattito , tra gli insegnanti italiani, pi che mai aperto. Utili assegnazioni per rinforzare le nozioni apprese durante l’anno o tedioso ostacolo allo sviluppo di passioni e interessi nel tempo (finalmente) libero? C’ chi, come il professor Marco Ricucci, docente di Italiano e Latino presso il liceo scientifico Leonardo da Vinci di Milano, opta per soluzioni all’insegna dell’inventiva. I dati, tuttavia, testimoniano come l’abitudine di richiedere agli studenti di stare sui libri anche durante il periodo estivo sia ancora estremamente radicata. Lo evidenzia un sondaggio condotto nei giorni scorsi dal portale Skuola.net su un campione di 1.500 alunni di scuole medie e superiori, dal quale emerso che solo un ragazzo su cinque stato risparmiato dal temuto fardello. Uno su dieci ha invece affermato di aver perfino ricevuto compiti personalizzati, tipicamente per recuperare lacune in specifiche materie.

Carichi pesanti

Va da s che sia comunque tutta una questione di quantit: un conto dover dare una semplice rinfrescata alle nozioni, altro ritrovarsi con il diario zeppo di esercizi da svolgere. In questo senso, oltre la met degli intervistati (il 51%, per la precisione) ha avuto l’impressione, se non la certezza, che la mole dei compiti sia stata superiore a quella degli anni precedenti. Ecco perch, dovendo giudicare il carico di lavoro complessivo, la stragrande maggioranza lo ha valutato non adeguato: per il 33% eccessivo, per il 50% quantomeno pesante. Per questo soltanto uno studente su due si detto certo di riuscire a completare tutto prima della ripresa delle lezioni (il 35% si trova a buon punto, mentre appena il 6% ha dichiarato di avere gi finito).

I compiti “creativi”

Stando cos le cose, non stupisce come circa un alunno su tre non abbia escluso di finire per copiare, del tutto o in parte, gli esercizi assegnati. Solo il 30% del campione, d’altronde, ha avuto la fortuna di ricevere compiti “creativi”, per allentare un po’ la pressione e far unire momenti di svago a impegno didattico. Qualche esempio in ordine sparso: Fare un blog delle proprie vacanze, concentrandosi sugli aspetti legati alla materia, Visitare tre musei a scelta, recensirli e raccontare la loro storia, Leggere un libro e mettere in una scatola cinque oggetti che lo ricordino, per poi esporlo al ritorno in classe, Guardare film stranieri in lingua originale e Fare una relazione di scienze sul luogo delle vacanze mettendo in risalto territorio, clima, flora e fauna. Un metodo che funziona. Sempre secondo la rilevazione, infatti, il tasso di completamento di questo tipo di esercizi (almeno sulla carta) pi alto rispetto a quelli classici. Li faranno praticamente tutti (96%): circa 3 su 4 li svolgeranno per intero, un altro 20% li porter avanti il pi possibile. Dibattito risolto?

26 luglio 2023 (modifica il 26 luglio 2023 | 14:22)

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, L’articolo originale è stato pubblicato da, https://www.corriere.it/scuola/23_luglio_26/solo-studente-cinque-italia-stato-risparmiato-compiti-vacanze-ead03ed4-2b93-11ee-be5d-f6dabb22dd0d.shtml, , https://rss.app/feeds/0kOk1fn8PPcBHYnU.xml, Alessandro Vinci,

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