Sindacati in coro: bene il rinnovo, ora avanti con la parte economica

Le reazioni

Per Sinopoli (Flc Cgil) bisogna procedere a tappe forzate e chiudere entro dicembre, per Barbacci (Cisl Scuola): colmare distanze con il resto del lavoro pubblico

di Redazione Scuola

(LAPRESSE)

2′ di lettura

Soddisfazione dei sindacati di categoria che, dopo l’accordo politico raggiunto ieri con il ministero dell’Istruzione e del Merito per il rinnovo del Ccnl scuola su stipendi e arretrati hanno siglato all’Aran il contratto scuola per la parte economica. Si apre ora la partita della parte normativa che riguarderà, tra l’altro, la regolamentazione di mobilità e formazione del Personale, permessi, la regolamentazione delle relazioni sindacali, la valorizzazione dei Dgsa, lavoro a distanza, contrattazione di secondo livello.

Flc Cgil

«Abbiamo acquisito la gran parte delle risorse a favore dello stipendio tabellare a fronte di un’inflazione che ha raggiunto livelli insostenibili per i salari delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto – ha sottolineato il segretario generale della Flc Cgil, Francesco Sinopoli – soprattutto in considerazione di un contratto scaduto ormai da tre anni. Il testo sottoscritto prevede chiaramente che il negoziato continui nei prossimi giorni. Le questioni sul tappeto – ha aggiunto – sono tante, andremo avanti a tappe forzate sia sui restanti aspetti economici sia su tutta la parte normativa per firmarla entro dicembre».

Cisl Scuola

«Questo accordo – ha fatto eco la segretaria generale della Cisl Scuola , Ivana Barbacci – è stato a lungo atteso ed è il frutto di un lavoro costante di negoziazione. Finalmente abbiamo trovato un punto di intesa soddisfacente e questo ha permesso di accelerare i tempi. Siamo soddisfatti, ma sappiamo che rimane molto da fare: questo è il primo passo di un percorso che continua, per riconoscere in modo giusto il valore del lavoro nella scuola, colmando distanze che non hanno ragion d’essere anche rispetto ad altri settori del lavoro pubblico».

Uil Scuola

Per Giuseppe D’Aprile, segretario generale della federazione Uil scuola Rua «è un punto di partenza, continueremo a valutare nel merito. Nei prossimi giorni partirà la trattativa per la parte normativa del Contratto Istruzione e Ricerca. Non possiamo dire quanto ci vorrà con esattezza per concluderla, ma l’urgenza è massima. Le cose da fare sono ancora molte – aggiunge – la riforma degli ordinamenti del personale Ata, la valorizzazione dei Dsga, la mobilità le relazioni sindacali e la formazione, tutti istituti giuridici che fino ad oggi non erano regolamentati dal contratto nazionale ma che lo saranno in futuro attraverso una sequenza contrattuale specifica».

Snals Confsal

«L’attuale congiuntura economica – ha quindi sottolineato per lo Snals Confsal, Elvira Serafini – fa sì che quest’accordo vada incontro alle immediate esigenze dei lavoratori interessati. L’anticipo del mese di dicembre del 95% della parte economica del contratto va proprio in questa direzione. Per quanto ci riguarda è altrettanto importante garantire la continuità della discussione sugli aspetti normativi del contratto riferiti ai vari settori oltre che naturalmente la residua parte degli aspetti economici anche riferiti alle ulteriori risorse disponibili per i singoli settori».

, 2022-11-11 17:43:00, Per Sinopoli (Flc Cgil) bisogna procedere a tappe forzate e chiudere entro dicembre, per Barbacci (Cisl Scuola): colmare distanze con il resto del lavoro pubblico, di Redazione Scuola

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