«Scandalo al sole», un melò che vale la pena di rivedere

di Maurizio Porro

Il film di Delmer Daves, con la coppia di belli e perfetti Sandra Dee e Troy Donahue, racconta la csppatella notturna di due ragazzi nell’America perbenista anni 50

Il melodramma comanda ancora al cinema e i grandi festival lo corteggiano, Locarno con Douglas Sirk, Venezia apre con l’«Henry King» di Stella Dallas restaurato dal MoMa. Vale la pena rivedere anche un pezzo vintage che sembra preistorico ma che nel ’59, l’anno di «Improvvisamente l’estate scorsa», conquistò i teen ager grazie anche alla ipnotica canzone del 45 giri che sfondò nei juke box prima del film.

«Scandalo al sole» è farina del maestro del melò Delmer Daves, fotografato stile natura bio dal grande Harry Stradling Sr., con una coppia in technicolor-dentifricio-tennis, i belli e perfetti Sandra Dee, rossetto boccoli e permanente, e il vitaminico Troy Donahue, quell’anno insieme anche nello «Specchio della vita». Si narra di una scandalosa vacanza-scappatella notturna di due ragazzi nell’America borghese e perbenista anni 50, con finalino finto consolatorio: «Amore e serenità sono le armi degli angeli».

Il film vive emozionalmente di luci, colori, natura ed erotismo molto lirico. Anche perché il vero scandalo sono i rispettivi genitori, l’ex bagnino arricchito dalla bocca da squalo Richard Egan e Dorothy McGuire che pure loro ai tempi si amavano. La notte fuori casa scatena tempesta: subito dal ginecologo, come nei film di Germi, mentre si mettono in moto tutti i complessi freudiani e inizia a scaldarsi la colonna sonora del grande Max Steiner che usa sempre i suoi violini per chi si ama.

Oggi obsoleto ma perciò curioso oggi nel confronto generazionale, il film di Daves, autore di ottimi western come «Quel treno per Yuma», ha tutti i paletti drammatici al posto giusto e obbedisce ai parametri da codice Hays, appartenendo a un’epoca in cui i padri regalavano visoni alle figlie e resta di esempio per le molte soap opera che seguiranno. Ma allora un piccolo scandalo, allargato da marketing e box office, ci fu davvero grazie ai soliti bacchettoni che si finsero turbati.


Scandalo al sole, di Delmer Daves

Iris, ore 15.10

18 agosto 2022 (modifica il 18 agosto 2022 | 21:56)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, 2022-08-18 19:56:00,

di Maurizio Porro

Il film di Delmer Daves, con la coppia di belli e perfetti Sandra Dee e Troy Donahue, racconta la csppatella notturna di due ragazzi nell’America perbenista anni 50

Il melodramma comanda ancora al cinema e i grandi festival lo corteggiano, Locarno con Douglas Sirk, Venezia apre con l’«Henry King» di Stella Dallas restaurato dal MoMa. Vale la pena rivedere anche un pezzo vintage che sembra preistorico ma che nel ’59, l’anno di «Improvvisamente l’estate scorsa», conquistò i teen ager grazie anche alla ipnotica canzone del 45 giri che sfondò nei juke box prima del film.

«Scandalo al sole» è farina del maestro del melò Delmer Daves, fotografato stile natura bio dal grande Harry Stradling Sr., con una coppia in technicolor-dentifricio-tennis, i belli e perfetti Sandra Dee, rossetto boccoli e permanente, e il vitaminico Troy Donahue, quell’anno insieme anche nello «Specchio della vita». Si narra di una scandalosa vacanza-scappatella notturna di due ragazzi nell’America borghese e perbenista anni 50, con finalino finto consolatorio: «Amore e serenità sono le armi degli angeli».

Il film vive emozionalmente di luci, colori, natura ed erotismo molto lirico. Anche perché il vero scandalo sono i rispettivi genitori, l’ex bagnino arricchito dalla bocca da squalo Richard Egan e Dorothy McGuire che pure loro ai tempi si amavano. La notte fuori casa scatena tempesta: subito dal ginecologo, come nei film di Germi, mentre si mettono in moto tutti i complessi freudiani e inizia a scaldarsi la colonna sonora del grande Max Steiner che usa sempre i suoi violini per chi si ama.

Oggi obsoleto ma perciò curioso oggi nel confronto generazionale, il film di Daves, autore di ottimi western come «Quel treno per Yuma», ha tutti i paletti drammatici al posto giusto e obbedisce ai parametri da codice Hays, appartenendo a un’epoca in cui i padri regalavano visoni alle figlie e resta di esempio per le molte soap opera che seguiranno. Ma allora un piccolo scandalo, allargato da marketing e box office, ci fu davvero grazie ai soliti bacchettoni che si finsero turbati.


Scandalo al sole, di Delmer Daves

Iris, ore 15.10

18 agosto 2022 (modifica il 18 agosto 2022 | 21:56)

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