Salvini: «Tra Ucraina e Russia vorrei che fosse dell’Italia il ruolo di dialogo»

di Redazione PoliticaIl segretario della Lega: «Mi piacerebbe che l’Europa lavorasse unita, puntando sulla diplomazia. Ripudiamo la guerra. Il centrodestra? Chi prende più voti indica il presidente del Consiglio» Il segretario della Lega Matteo Salvini ha tenuto una conferenza stampa davanti alla stampa straniera e ha risposto alle domande dei cronisti: dalle polemiche per il suo (mancato) viaggio a Mosca alle Amministrative del 12 giugno, dalla tenuta del governo Draghi alle tensioni della coalizione del centrodestra. Ore 16:29 Il ponte sullo StrettoC’è stato tempo anche di parlare del Ponte sullo Stretto di Messina, sulla cui realizzazione Salvini si è detto favorevole: «Sarebbe in gran parte finanziato da privati e avrebbe un costo tra i 6-7 miliardi. Darebbe giustizia alla Sicilia che da isola diventerebbe penisola e un’immagine straordinaria dell’ingegneria e dell’efficacia italiana nel mondo. A Genova abbiamo fatto un miracolo e mi piacerebbe che l’Italia torni ad essere ambiziosa, il ponte tra Messina e Reggio potrebbe essere un grande esempio del genio italiano. Noi ci crediamo e se vinciamo le elezioni sarebbe il primo progetto». Ore 15:50 La guerra e i contatti in Russia Torna ancora sulla guerra in Ucraina, il segretario leghista: «Tutti i presidenti del Consiglio, italiani ed europei, penso avessero ottimi rapporti con Putin e la Russia, ma la guerra cambia il punto di vista, la prospettiva e le relazioni, ma non mi auguro anni e anni di guerra fredda, di muri di Berlino e che si isoli il mondo che guarda a oriente. L’Europa deve decidere che tipo di mondo ha in testa, continuo a pensare che si debba dialogare». Ai cronisti che gli chiedevano che tipo di rapporti abbia con Mosca, Salvini ha replicato: «Non ho avuto contatti con uomini di governo, né in Russia, né in Turchia, né negli Usa. Se servisse lo farei. Non pretendo il Nobel per la pace né di essere io a fermare i missili, però se tutti i capi partito, non solo in Italia ma in Europa ci mettono il loro mattoncino parlando più di dialogo che non di guerra e armi, magari la avviciniamo». Ore 15:48 La federazione del centrodestraSalvini ribadisce che «di fusioni con Forza Italia non abbiamo mai parlato, di accordi e federazioni sì, il centrodestra se lavora insieme lavora in modo più efficace». Ore 15:46 I referendum e l’appello ad andare a votareLa Lega è stata promotrice dei referendum con i Radicali e Salvini invita gli italiani ad andare a votare i 5 quesiti sulla giustizia il 12 giugno: «Domenica ci saranno 5 importanti referendum, dove buona parte di stampa e politica italiano stanno cancellando e censurando, che potrebbero essere un rivoluzione in Italia. Se gli italiani andranno a votare potranno essere qualcosa che potrà proiettare l’Italia nel futuro». Ore 15:44 I migrantiIl leader della Lega ha risposto a una domanda sui migranti e le Ong che li salvano in mare: «Mi sembra evidente che ci sia una relazione fra gli organizzazioni di questi viaggi e alcune di queste organizzazioni. Salvare i naufraghi è un dovere, ma questi sono viaggi organizzati e più navi Ong ci sono nel Mediterraneo e più la gente rischia di morire. Li fanno partire su gommoni mezzi sgonfi perché tanto sanno che se va bene qualcuno li prende». Ore 15:43 L’economia e le tasse«Sono estremamente preoccupato dai dati economici che riguardano l’Italia e temo un settembre di tensioni sociali e per questo chiediamo a governo Draghi uno sforzo economico ulteriore sul lavoro, sul taglio delle tasse e sulla riforma delle pensioni». Ore 15:42 Il sostegno a Draghi«Se la Lega garantisce il sostegno al governo Draghi fino al termine della legislatura? Sì certo — ha assicurato Salvini —. Noi siamo entrati in questo governo mettendo l’interesse del paese davanti all’interesse del partito per combattere la crisi sanitaria ed economica». Il 21 giugno il premier riferirà in Parlamento sull’Ucraina e alcuni partiti di maggioranza, come Lega e M5S, sono in fibrillazione sull’ipotesi di inviare nuove armi a Kiev: «Non c’è oggi un testo su armi sì, armi no — ha chiarito Salvini —. Individueremo un comitato ristretto di 3-4 persone per lavorare su un documento comune di tutta la maggioranza che metta al centro il tema di pace e cessate il fuoco, non c’è un testo su armi si o no, è tutto da scrivere e contiamo di arrivare a un documento comune che non divida e che non faccia litigare. Visto il momento mi rifiuto di pensare che qualcuno voglia litigare, confido ci sia un documento comune sulla pace. Contiamo di scriverlo bene e insieme agli altri». Ore 15:36 Le Amministrative e la premiershipSulle elezioni del 12 giugno il leader della Lega ha detto: «Domenica ci sarà il voto in mille comuni su 8 mila, è un test significativo. Lo stato di salute del centrodestra e della Lega alle elezioni di Genova, Palermo, Monza, Verona e L’Aquila avrà riscontro positivo». I rapporti all’interno della coalizione del centrodestra? «Chi prende un voto in più indicherà il presidente del Consiglio, se lo prenderà la Lega si prenderà le responsabilità del caso». Se lo prende Giorgia Meloni? Stessa risposta: «Chi prende un voto in più in democrazia vince». Sulla crescita nei sondaggi di Fratelli d’Italia, il leader della Lega ha aggiunto: «I miei avversari sono a sinistra. Giorgia Meloni ha scelto la via dell’opposizione e questa legittima scelta nel breve periodo paga più che stare al governo con Letta, Renzi e Conte. Ma io la Lega all’opposizione che cresce nei sondaggi e lascia campo libero alla sinistra per aumentare le tasse non l’ho voluta». Ore 15.35 «Relazione con Putin? Le cose cambiano»«Rapporti con Putin, molti le avevano. Le cose cambiano. Chi vincerà le elezioni deciderà. Solo una decina i comuni dove il centrodestra non unito. Noi ben radicati in occidente. Ci sarebbe da discutere però come sono andati ultimi conflitti con coinvolgimento dell’occidente. Stare al governo con Conte, Letta, Renzi non è facile. Stare all’opposizione premia, così sale nei sondaggi. Noi Lega ci siamo opposti alla riforma del catasto come voleva fare il governo». Ore 15.30 «Preoccupato per dati economici»«Noi siamo entrati in questo governo per combattere crisi sanitaria e crisi economica. Io preoccupato per dati economici. Su lavoro, taglio tasse e riforma delle pensioni» Ore 15: 22 «Non ho avuto contatti con esponenti del governo russo»«Io ho fatto incontri con ambasciata russa, ufficiali, per chiedere il cessate il fuoco. Ho letto tante sciocchezze sui servizi segreti. Ho fatto il mio lavoro, ma no contatti con uomini di governo. Seguo con attenzione in particolare lo sforzo del governo turco. Gli interessi nazionali sono per il cessate il fuoco. Io lavoro a distanza, alla luce del sole. Mai avuto posizioni tenere con Erdogan. Ma loro esercitano un ruolo positivo che mi piacerebbe usasse l’Italia». Ore 15.17 «No rese dei conti nella maggioranza»«In vista del Consiglio europeo lavoreremo per un documento comune di tutta la maggioranza che metta al centro il tema della pace. No rese dei conti, no a litigare. Ci si arriverà, mi rifiuto che gli altri partiti non collaborino». Ore 15.11 «Mio dovere parlare con ambasciatori»«Conto con l’Italia continui ruolo di mediatore. Mi piacerebbe che l’Europa lavorasse unita, puntando sulla diplomazia. Mio dovere parlare con ambasciatori, per costruzione dialogo. In molti Paesi ci saranno elezioni, stiamo creando relazioni per ragionare in maniera comune. Guardiamo al nucleare, l’Italia è il Paese più dipendente dalla Russia. Serve ritorno alla ricerca e allo sviluppo del nucleare. Siamo radicati in occidente. Ripudiamo la guerra. Sugli sbarchi e forniture di grano: tema allarmante. Oltre 500 milioni di persone rischiano la fame per questo. Poi il Mediterraneo ne pagherebbe le conseguenze con i migranti in arrivo. Che il premier riesca a tener conto di tutto, senza umiliare nessuno. Chiaro che se uno ascolta le parole di Medvedev non ci siamo». 7 giugno 2022 (modifica il 7 giugno 2022 | 16:57) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-06-07 14:57:00, Il segretario della Lega: «Mi piacerebbe che l’Europa lavorasse unita, puntando sulla diplomazia. Ripudiamo la guerra. Il centrodestra? Chi prende più voti indica il presidente del Consiglio», Redazione Politica

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