Salvini avvia l’operazione rilancio: sicurezza, sbarchi e flat tax

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di Cesare ZapperiInizia subito la partita per la leadership con Meloni. Il candidato premier sarà il leader più votato il 25 settembre. E il segretario del Carroccio rispolvera i suoi vecchi cavalli di battaglia MILANO — Doveva essere l’appuntamento per fare un bilancio dell’attività del governo Draghi e per eventualmente decidere di lasciarlo. Ma con l’esecutivo caduto giusto ieri, il 18 settembre prossimo il raduno sul sacro suolo padano di Pontida per la Lega sarà il giorno di chiusura della campagna elettorale che avrà soprattutto un obiettivo: ri-lanciare la candidatura di Matteo Salvini a premier. Il segretario del Carroccio nei giorni scorsi è riuscito a tenere unito il cosiddetto centrodestra di governo e lo ha portato sulla linea delle elezioni anticipate sempre tenuta da Fratelli d’Italia. Ma ora inizia una nuova partita. «Competition si competition» disse Romano Prodi nel 1999 sfidando i Ds per la guida dell’Ulivo nella battaglia contro Silvio Berlusconi. Ora la competizione è quella tra Salvini e Giorgia Meloni per la leadership della coalizione di centrodestra. La regola è chiara: il candidato premier sarà il leader del partito più votato il 25 settembre. E allora, non c’è tempo da perdere. Il segretario del Carroccio ha già messo alla stanga la sua macchina propagandistica sui social, rispolverando i suoi vecchi cavalli di battaglia. Ecco l’immagine di un barcone carico di profughi sopra, il volto di Salvini e lo slogan: «Torna la sicurezza, torna il coraggio». Quindi un altro post con le facce dei suoi avversari e il titolone: «Ora scelgano gli italiani». Il leader si dice sicuro che con gli alleati di centrodestra, con cui è previsto a breve (già oggi o forse domani) un vertice, ci sarà condivisione sui temi principali della campagna elettorale: «Parleremo di sicurezza: spuntano baby gang ovunque, sbarchi continui non solo a Lampedusa. Siamo d’accordo sull’assunzione delle forze dell’ordine, sulla certezza delle regole, sulle espulsioni per chi non merita saremo assolutamente intransigenti. Anche il tema dell’autonomia sarà centrale per un Paese più moderno ed efficiente». Mercoledì sera a Villa Grande, la residenza romana di Berlusconi, il fondatore di Forza Italia ha messo sul tavolo a sorpresa un programma in venti punti con cui il centrodestra punta a conquistare gli elettori. C’è un corposo capitolo sulle pensioni (da un aumento di quelle minime all’introduzione di quota 41). Ci sarà la Flat tax, altra storica battaglia della Lega, come la promessa di un grande intervento di pacificazione fiscale. E, a sorpresa, è anche prevista la piantumazione di un milione di alberi all’anno. C’è poi il tema della composizione delle liste. Dovranno essere presentate entro un mese esatto. E questa volta sarà più complicato stilarle perché la riduzione del numero dei parlamentari lascerà meno posti a disposizione. Il problema non è tanto per la parte proporzionale, dove ogni partito presenta i suoi candidati, quanto per i collegi uninominali. La spartizione fra i partner del centrodestra su quali basi sarà fatta? Meloni, forte della crescita dei consensi registrata nell’ultimo anno, vorrebbe facessero testo i numeri dei sondaggi. Al contrario, la Lega che ha avuto un trend discendente chiede che si tenga conto anche dei dati storici. Non sarà facile trovare la quadra. Ma anche quella partita rientra nella più grande sfida per la leadership della coalizione tra Salvini e Meloni. 21 luglio 2022 (modifica il 21 luglio 2022 | 23:30) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-07-21 21:30:00, Inizia subito la partita per la leadership con Meloni. Il candidato premier sarà il leader più votato il 25 settembre. E il segretario del Carroccio rispolvera i suoi vecchi cavalli di battaglia, Cesare Zapperi

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