La Russa e il mistero dei 17 voti in più in Senato: chi lo ha votato come presidente?

di Alessandra Arachi

Ignazio La Russa è stato eletto con 116 voti, 1 in più della maggioranza dichiarata: ma 16 senatori di Forza Italia non hanno votato. Da dove arrivano dunque quei voti? Renzi: «Io non c’entro». Il Pd: «grave soccorso» da parte delle opposizioni

ROMA — Bruno Vespa, esterrefatto, fa i conti su un blocchetto: «Non ho mai visto una roba del genere».

Sottrai e moltiplica: i conti non tornano. Ignazio La Russa è stato eletto con 116 voti, uno in più della maggioranza dichiarata. Ma in 16 senatori di Forza Italia non hanno votato. Dunque da dove arrivano così tanti voti in più?

Lega più Fratelli d’Italia hanno in totale 97 senatori. Immaginando (ma non è affatto detto) che Berlusconi e Elisabetta Alberti Casellati, gli unici azzurri che hanno messo la scheda nell’urna, abbiano votato La Russa, si arriva a 99. E allora?

Ci sono 17 voti in più.

Si guarda al Terzo Polo: Calenda più Renzi hanno nove senatori. Ne mancano dieci, comunque. E in più Renzi uscendo dall’aula dichiara deciso: «Io non c’entro con quei voti in più, se faccio una cosa la rivendico». Ma è verso di lui, e verso Calenda, che guarda Silvio Berlusconi: «Sapevamo che La Russa lo avrebbero votato gli altri, Renzi Azione e i senatori a vita — dice il leader di Forza Italia lasciando il Senato —. Io ho dato un segnale di apertura per una collaborazione». Però la trattativa, così, non può continuare: «È finita ma a noi non ci sta bene», continua l’ex premier. Ronzulli sarà ministro? «Non ci piacciano i veti».

Ammesso che sia vero che i senatori di Calenda e Renzi non c’entrino, si ricomincia daccapo: 17 voti. Non basta certo andarli a prendere tra i cosiddetti «cani sciolti». Cateno De Luca, le autonomie e poi i senatori a vita: hanno votato tutti per la Russa? Comunque i conti non tornerebbero comunque, sono 5 o 6 voti.

E allora non resta che andare a pescare altrove. Movimento 5 stelle? Pd? Non sì può andare altrove. «Mentre la maggioranza è partita divisa, una parte dell’opposizione ha fornito un soccorso decisivo per l’elezione di La Russa a presidente del Senato. Un comportamento grave e irresponsabile che deve essere denunciato con la massima forza», scrive su Twitter il senatore e coordinatore della segreteria Pd, Marco Meloni.

A intervenire, nel Pd, è anche il segretario Enrico Letta: «Irresponsabile oltre ogni limite il comportamento di quei senatori che hanno scelto di aiutare dall’esterno una maggioranza già divisa e in difficoltà. Il voto di oggi al Senato certifica tristemente che una parte dell’opposizione non aspetta altro che entrare in maggioranza». Mentre per Dario Franceschini i senatori che, dall’opposizione, hanno votato per La Russa sono «persone che non sanno bene cosa è la politica. Oggi avevamo l’occasione di mettere in difficoltà la maggioranza».

Carlo Cottarelli esce dall’aula sorridente «certo che è stata una bella sorpresa». L’economista appena eletto con il Pd è certamente molto abile a fare i conti, ma, dice, questa volta i conti non servono a chiarire la situazione. «Dobbiamo aspettare le elezioni dei vice presidenti, forse ci aiuteranno a capire chi ha avuto il compenso per questa votazione». Al netto di tutti gli altri, qualche voto deve essere arrivato da M5S o dal Pd. «No il pd non ci voglio pensare».

Ignazio La Russa comincia la sua seduta ringraziando «soprattutto quelli che mi hanno votato pur non essendo della maggioranza».
Forza Italia ha di che riflettere.

13 ottobre 2022 (modifica il 13 ottobre 2022 | 15:41)

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, 2022-10-13 13:45:00, Ignazio La Russa è stato eletto con 116 voti, 1 in più della maggioranza dichiarata: ma 16 senatori di Forza Italia non hanno votato. Da dove arrivano dunque quei voti? Renzi: «Io non c’entro». Il Pd: «grave soccorso» da parte delle opposizioni, Alessandra Arachi

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