Roberto Vecchioni: «Gli insegnanti italiani sono i migliori al mondo»

L’intervento

Il cantautore-professore (in pensione) ha parlato alla platea dei delegati intervenuti al secondo congresso della Uil scuola, in corso in questi giorni a Roma

di Redazione Scuola

2′ di lettura

«Gli insegnanti italiani sono i più bravi del mondo. Certo, se venissero a mancare i genitori a scuola ci sarebbe meno sfacelo, secondo me», lo ha detto tra l’ilarità generale Roberto Vecchioni, parlando alla platea dei delegati intervenuti al secondo congresso della Uil scuola, in corso in questi giorni a Roma. «Bisogna credere – ha detto in un altro passaggio il cantautore – non si può vivere assolutamente atei, bisogna credere nella forza della propria umanità. Pasternak diceva: “questo mondo non è l’anticamera di una sala (che è il Paradiso), questo mondo è già un salone pieno di luci”. Già qui siamo nell’eternità, già qui dobbiamo fare il possibile per sentirci nobili, umani; poi se c’è Dio o non c’è, poco importa; abbiamo il dovere di essere uomini che fanno gesti grandi, belli, qui ed ora, in questo mondo. I valori – ha proseguito – sembrano una parola retorica, antica, invece sono qualcosa di interminabile, che non finisce mai: sono il bello, il vero e il bene, a quello dobbiamo tendere. La sensibilità al bello purtroppo è spesso deturpata, oggi, da qualcosa di facile. E la vita spesso non permette di avere giovani all’altezza del lavoro che vorrebbero avere: serve la cultura. Quando si insegna per 5 anni la grammatica e la letteratura greca, si insegna che ogni cosa ha sterminate espressioni. Quando escono dalla bellissima cerimonia che è al scuola, i ragazzi hanno una corazza solida e sanno come rispondere e trovare le differenze: la vita è fatta di una infinità di sfumature. La cultura è causa-effetto, sensibilità verso l’altro, inglobare un mondo in un pensiero, saperlo concepire, è pazienza, capire gli altri anche quando sbagliano o potrebbero dire altro. La cultura ci viene dalla scuola, non da altro».

, 2022-09-22 17:10:00, Il cantautore-professore (in pensione) ha parlato alla platea dei delegati intervenuti al secondo congresso della Uil scuola, in corso in questi giorni a Roma, di Redazione Scuola

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