Ricostruzione della carriera, ecco cosa cambia. QUESTION TIME con Bianchi (Uil Scuola Rua) LIVE Martedì 12 settembre alle 14:30

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Ricostruzione della carriera. Alla luce delle novità previste dal Decreto Salva Infrazioni, la redazione di Orizzonte Scuola organizza una puntata di Question Time, la rubrica di consulenza in onda sui nostri canali social.

In collegamento Enrico Bianchi, rappresentante della segreteria nazionale della Uil Scuola Rua. Conduce Andrea Carlino. Appuntamento su Facebook e YouTube fissato per martedì 12 settembre alle 14:30.

Il DL Salva Infrazioni

Il decreto salva infrazioni pubblicato in via definitiva in Gazzetta Ufficiale reca disposizioni in materia di riconoscimento del servizio, agli effetti della carriera, per il personale docente e ATA delle istituzioni scolastiche, immesso in ruolo a far data dall’anno scolastico 2023-2024.

In particolare, la nuova legge prevede che i servizi “pre-ruolo” del personale scolastico, non integralmente considerati dalle norme finora vigenti, vengano riconosciuti per intero, ai fini delle ricostruzioni di carriera, in coerenza con quanto previsto dalla direttiva n. 99/70/CE sul lavoro a tempo determinato, a seguito dell’avvio di una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia (articolo 14, modificato formalmente dal Senato).

Ricostruzione carriera: come funzionava prima del DL Salva Infrazioni

Il decreto interviene sul Testo Unico del 1994 che prevedeva come il servizio di insegnamento pre ruolo prestato presso le scuole statali e parificate, fosse riconosciuto come servizio di ruolo, ai fini giuridici ed economici, per intero per i primi quattro anni e per i due terzi del periodo eventualmente eccedentenonché ai soli fini economici per il rimanente terzo.

In precedenza c’era stato l’intervento della Corte di Cassazione che con le sentenze 28/11/2019 n. 31149 e 16/12/2019 n. 33138 affermava che per quanto riguarda il riconoscimento dell’anzianità di servizio dei docenti a tempo determinato poi immessi in ruolo, l’art. 485 del TU era in contrasto con la clausola 4 dell’Accordo quadro allegato alla direttiva 1999/70/CE.

Adesso, con la modifica apportata dalla legge 10 agosto n.103 per gli insegnanti immessi in ruolo a far data dall’anno scolastico 2023/2024 sarà prevista la valutazione integrale di tutto il periodo sia i fini giuridici che economici, senza limitazione ai soli primi quattro anni.

Questo significa che ai fini del riconoscimento, giuridico ed economico per la ricostruzione carriera, si valuterà il servizio di insegnamento pre ruolo effettivamente prestato, mentre non trova più applicazione il criterio della validità dell’anno scolastico, ovvero il raggiungimento di un minimo di 180 giorni di servizio o il servizio ininterrotto dal 1° febbraio fino al termine delle attività didattiche.

Ricostruzione carriera: ecco chi viene penalizzato

Ne consegue che il nuovo meccanismo relativo al riconoscimento del servizio pre-ruolo per la ricostruzione carriera dividerà i docenti in più fortunati e meno fortunati: la nuova norma è certamente più vantaggiosa per i docenti che hanno svolto solo supplenze annuali (fino al 31 agosto), mentre chi invece ha svolto prevalentemente servizio a tempo determinato con supplenze fino al termine delle attività didattiche o brevi e saltuarie, la nuova normativa comporta una riduzione nell’anzianità di servizio utile ai fini della ricostruzione e, pertanto, un danno economico.

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