Presidente Provincia di Vibo indagato, che aspetta il Prefetto a inviare la commissione d’accesso?…di Nicola Morra*

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“Il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Salvatore Solano (nella foto a destra) – il 12 giugno scorso rieletto sindaco del Comune di Stefanaconi – dal 20 ottobre 2021 si trova sotto processo essendo stato rinviato a giudizio dal gup distrettuale nell’ambito dell’operazione antimafia denominata ‘Petrol Mafie’ (nota anche come “Rinascita Scott 2”). Il gup ha quindi accolto la richiesta avanzata dalla Dda di Catanzaro, guidata dal procuratore Nicola Gratteri, di mandare sotto processo il presidente della Provincia di Vibo unitamente ad altri 53 imputati. Il processo si è aperto dinanzi al Tribunale collegiale di Vibo Valentia il 14 dicembre 2021 ed è tuttora in corso. Salvatore Solano – nelle vesti di presidente della Provincia di Vibo – si trova sotto processo per i reati di corruzione, estorsione elettorale e turbativa d’asta con l’aggravante delle finalità mafiose. E’ accusato – in concorso con il cugino Giuseppe D’Amico, imprenditore arrestato e tuttora in carcere poichè ritenuto il principale indagato dell’operazione ed accusato di associazione mafiosa, estorsione, traffico di petroli e di stupefacenti – di aver estorto il voto agli elettori (sindaci del Vibonese e consiglieri comunali) per essere eletto presidente della Provincia nell’ottobre 2018, nonché di aver turbato una gara d’appalto – unitamente a tre dipendenti della Provincia pure loro sotto processo – per favorire la ditta del cugino Giuseppe D’Amico. In tale ultimo caso il reato – turbativa d’asta – è aggravato dalle finalità mafiose, cioè dalla volontà di agevolare una ditta (quella dei suoi cugini D’Amico) ritenuta in mano alla ‘ndrangheta (clan Mancuso e clan dei Piscopisani). E’ notizia di oggi, invece, che Salvatore Solano è indagato anche dalla Procura di Vibo Valentia per abuso d’ufficio. Quale sindaco di Stefanaconi non si sarebbe astenuto nel votare una delibera di Giunta con la quale è stato affidato un incarico legale all’avvocato nel cui studio il Solano ha svolto la pratica legale. Alla luce di tutto ciò, come mai ancora il prefetto di Vibo Valentia Roberta Lulli – a distanza di mesi, ormai – non ha inviato alcuna commissione di accesso agli atti alla Provincia di Vibo Valentia per accertare le infiltrazioni mafiose, attesi i gravissimi fatti che emergono dall’operazione ‘Petrol Mafie’ che coinvolgono in prima persona Salvatore Solano ed il cugino Giuseppe D’Amico – in gran parte pubblicati anche dalla stampa – ed attengono addirittura ad accordi elettorali che minano alla base l’elezione dello stesso Solano a presidente della Provincia che sarebbe stata quindi viziata (è infatti accusato anche di estorsione elettorale)? Come mai il prefetto di Vibo Valentia non si accorge che l’ente Provincia di Vibo Valentia si è costituita parte civile nel processo ‘Petrol Mafie’ contro il suo stesso presidente Solano con una delibera firmata dall’allora vicepresidente dell’ente e quindi si verifica la paradossale vicenda che la Provincia di Vibo incarica un avvocato dell’ente per affiancare in aula la pubblica accusa (Dda di Catanzaro) nel processo con un avvocato della Provincia per sostenere la penale responsabilità del suo presidente? Come mai – atteso anche che su alcuni consiglieri provinciali figurano non pochi rilievi fatti in passato dalla stessa Prefettura di Vibo all’atto di sciogliere un notissimo Comune della costa vibonese per infiltrazioni mafiose, mentre altri si trovano citati in alcune operazioni antimafia – il prefetto di Vibo non ha ancora inteso inviare alcuna Commissione di accesso agli atti alla Provincia di Vibo per far luce sulle infiltrazioni mafiose? Si può avere un presidente di una Provincia rinviato a giudizio per estorsione elettorale e reati aggravati dalle finalità mafiose e la Prefettura non inviare alcuna Commissione di accesso agli atti? * Presidente della Commissione parlamentare antimafia , 2022-06-28 19:03:00, “Il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Salvatore Solano (nella foto a destra) – il 12 giugno scorso rieletto sindaco del Comune di Stefanaconi – dal 20 ottobre 2021 si trova sotto processo essendo stato rinviato a giudizio dal gup distrettuale nell’ambito dell’operazione antimafia denominata ‘Petrol Mafie’ (nota anche come “Rinascita Scott 2”). Il gup […]
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