Preside di Palermo arrestata, incontro a scuola con le famiglie, il nuovo ds: Non cè più fiducia nella scuola. Valditara: Seguirò da vicino la ricostruzione del percorso di legalità

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riapertura scuole

Questa mattina, mercoledì 26 aprile, alle ore 9.30, si è svolto un incontro con le famiglie presso l’Istituto comprensivo “Giovanni Falcone” dello Zen organizzato dal Direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Giuseppe Pierro e dal nuovo dirigente scolastico Domenico Di Fatta, dopo l’arresto della preside Daniela Lo Verde e del suo vice, Daniele Agosta, con le accuse di corruzione e peculato. A partecipare all’incontro anche una delegazione di dirigenti scolastici degli istituti aderenti alla “Rete per la promozione della cultura antimafia nella scuola”, il sindaco Roberto Lagalla e l’assessore alle Attività sociali Rosi Pennino.

Anche il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, con un tweet ha voluto dare solidarietà al nuovo dirigente: “Auguri di buon lavoro al neo dirigente dello Zen di Palermo. Il Ministero e la scuola sono con lui per ristabilire un necessario clima di fiducia. Seguirò da vicino la ricostruzione del percorso di legalità”.

Secondo quanto dichiarato dall’USR, si tratta “di un gesto di solidarietà e di vicinanza alla comunità educante, oltre che di sostegno al collega Di Fatta per il suo difficile lavoro. Vogliamo dare il messaggio forte: tutta la scuola palermitana, di ogni ordine e grado e di tutti i quartieri, si stringe attorno all’Istituto Giovanni Falcone. Un messaggio simbolico e, nello stesso tempo, molto concreto”.

I dirigenti scolastici che hanno partecipato all’iniziativa sono stati: Giusto Catania (I.C. Giuliana Saladino, scuola capofila Rete cultura antimafia), Simonetta Calafiore (liceo scientifico Benedetto Croce), Anna Maria Catalano (liceo scientifico Cannizzaro), Valeria Catalano (I.C. Colozza Bonfiglio), Stefania Cocuzza (I.C. Leonardo Sciascia), Rosaria Corona (I.C. Boccadifalco Tomasi di Lampedusa), Claudia Contino (D.D. Ettore Arculeo), Giuseppe Granozzi (I.C. Ignazio Florio), Fabio Pipitò (Cpia Palermo 2 Andrea Tommaselli, Iis-Nautico Gioeni Trabia) e Marina Venturella (I.C. Rita Levi Montalcini).

Gli interventi dei partecipanti

Secondo quanto riporta BlogSicilia, diversi sono stati i commenti delle personalità intervenute. Tra queste, il neo dirigente scolastico dell’Istituto, Domenico Di Fatta, che ha dichiarato: “Senza entrare nel merito delle indagini, le immagini che si sono viste non sono belle. I genitori si sentono traditi, non hanno più fiducia nella scuola e quello che dovrò fare io sarà quello di riconquistare quella fiducia. Facendo capire che se errori ci sono stati, sono stati di un singolo ma che gli altri docenti sotto la mia guida continueranno con la correttezza di quando io sono stato qui dieci anni fa. Per riconquistare le famiglie ascolterò i genitori e prenderò i contatti con le associazioni che operano nel quartiere”.

L’assessore Rosi Pennino ha sottolineato: “Rivendico orgogliosamente di essere una donna dello Zen, di aver frequentato le scuole allo Zen di ogni ordine e grado. Questa vicenda mi ha toccato nel profondo perché rischia di portare ancora più angoscia nel disamore nei confronti delle istituzioni. E rischia di far sentire ancora più abbandonato un territorio che è già di per sé difficile e complesso e comunque abbandonato. Come assessore alle Attività sociali la prossima settimana convocherò una riunione interistituzionale mettendo insieme tutte le forze attive sociali presenti nel territorio. Si programmerà insieme iniziative che riportino i servizi e la centralità delle istituzioni, oltre che speranza. Bisogna ricucire addosso una mappatura che riporti allo Zen servizi e che ricolleghi il quartiere con il resto della città”.

Il sindaco Lagalla ha commentato: “Sono sgomento per ciò che viene in questo momento alla luce rispetto alle indagini. Io mi auguro che alla fine, non so come non so quando, possa essere dimostrato nell’interesse della scuola e dei messaggi formativi che abbiamo fatto solo un brutto sogno. Perché personalmente da assessore regionale all’Istruzione prima e adesso da sindaco ho sempre ritenuto che questa scuola fosse, è e continua a essere un avamposto che merita ogni generosità, ogni dedizione, ogni impegno. Non ammette il tradimento, neanche il più piccolo e il più insignificante”.

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