Premio Campiello 2022, vince Bernardo Zannoni

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di MARISA FUMAGALLI

Lo scrittore vince con «I miei stupidi intenti» (Sellerio). A Corrado Stajano il premio alla Carriera. L’omaggio a Primo Levi nell’edizione dei 60 anni

Premio Campiello, ultimo atto, sabato sera 3 settembre al Gran Teatro La Fenice. Gli scrittori finalisti sul palco si raccontano al pubblico, presentati da Francesca Fialdini, conduttrice televisiva (in diretta su Rai5) nell’attesa del verdetto della giuria popolare. E lo spettacolo continua, con i siparietti di Lodo Guenzi musicista e attore, che attribuisce a ogni romanzo una parola chiave: Ramo, Rabbia, Paura, Segmento, Inchiostro. La suspence finalmente si rompe, c’è il nome del vincitore. Come altre volte nella storia del Campiello non è il romanzo, primo nella cinquina dei finalisti, votata dalla Giuria dei Letterati, presieduta da Walter Veltroni.

Trionfa, dunque, I miei stupidi intenti (Sellerio) di Bernardo Zannoni: trionfa con 101 voti (era al quarto posto). «Non me l’aspettavo, questa è la mia opera prima e ho già fatto un casino», dice l’autore, ventisettenne di Sarzana. Aria scanzonata di chi non si prende sul serio, spiega: «Ho cominciato a ventuno anni, poi ho interrotto e quindi ripreso questa storia ambientata in un bosco dove gli animali si comportano come uomini».

Seguono: La foglia di fico. Storie di alberi, donne, uomini (Einaudi, 54 voti) di Antonio Pascale; Il tuffatore (La nave di Teseo, 46) di Elena Stancanelli; Nova (Adelphi, 43) di Fabio Bacà; Stradario aggiornato di tutti i miei baci (Ponte alle Grazie, 31) di Daniela Ranieri.

Oltre ai big il Premio Campiello guarda agli scrittori in erba con una sezione dedicata. Il vincitore di quest edizione del «Campiello Giovani» è il ventunenne di Palermo Alberto Bartolo Varsalona, studente di Lettere classiche, autore del racconto La Spartenza. La motivazione della Giuria: «Il testo è caratterizzato da una notevole tensione linguistica che, pur con qualche turgore esibito, si riallaccia a una nobile tradizione letteraria regionale e nazionale… Dando voce a una comunità di pescatori siciliani, il testo rovescia la prospettiva abituale della migrazione mediterranea». Il premio all’Opera Prima va a Francesca Valente per Altro nulla da segnalare (Einaudi).

Da una giovane promessa ad uno scrittore di lungo corso, il novantunenne Corrado Stajano che sul palco della Fenice ha ricevuto il Premio Fondazione Campiello 2022 alla carriera.

Ma la novità di questa edizione è il «Campiello dei Campielli», è il riconoscimento speciale in occasione dei sessant’anni del Premio. Lo scrittore prescelto è Primo Levi — ricordato in un video da Liliana Segre — che, con il testo La tregua, vinse il primo Campiello, nel 1963, e poi di nuovo nel 1982. Lo annuncia Veltroni sottolineando con commozione «l’importante testimonianza civile di Levi e la straordinaria qualità letteraria dei suoi testi».

La Giuria dei Letterati del Campiello, guidata da Veltroni, è composta da Pierluigi Battista, Federico Bertoni, Daniela Brogi, Silvia Calandrelli, Edoardo Camurri, Chiara Fenoglio, Daria Galateria, Luigi Matt, Lorenzo Tomasin, Roberto Vecchioni, Emanuele Zinato. Ma l’ultima parola è passata alla giuria popolare dei 300 lettori di tutta Italia e di varie categorie professionali: 133 maschi, 167 femmine. Alla fine i votanti sono stati 275. Il vincitore ha doppiato il secondo classificato.

3 settembre 2022 (modifica il 3 settembre 2022 | 23:17)

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, 2022-09-03 21:17:00, Lo scrittore vince con «I miei stupidi intenti» (Sellerio). A Corrado Stajano il premio alla Carriera. L’omaggio a Primo Levi nell’edizione dei 60 anni, MARISA FUMAGALLI

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