Perché si suda tanto? Che cos’è e quali sono i rimedi per contrastare l’iperidrosi

di Antonella Sparvoli

L’iperidrosi è l’espressione esagerata di un meccanismo naturale essenziale per la nostra sopravvivenza. Diversi sono i trattamenti, a seconda delle forme

Sudare a profusione, tanto da sentirsi a disagio solo al pensiero di stringere la mano a qualcuno. È l’iperidrosi, condizione che colpisce dall’1 al 5 per cento della popolazione e che con l’estate rischia di diventare ancora più difficile da tollerare.

Quali sono le caratteristiche dell’iperidrosi?

«La sudorazione è un meccanismo necessario per la regolazione della temperatura corporea, ma in alcune persone risulta iperattiva tanto da far sudare molto più del necessario — premette Andrea Carugno, specialista in Dermatologia e venereologia presso l’Unità operativa complessa di dermatologia dell’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo e professore a contratto all’Università degli Studi di Milano-Bicocca —. I primi segni di iperidrosi in genere si manifestano già nell’infanzia o nell’adolescenza per poi persistere per tutta la vita. Nella maggior parte dei casi si tratta di una condizione primaria idiopatica cronica, il che significa che non se ne conoscono le cause precise. Tuttavia esiste anche una forma secondaria legata ad altre condizioni, come infezioni, patologie endocrine, tumori, oppure all’assunzione di alcuni farmaci».

A che cosa è dovuta l’iperidrosi?

«La sudorazione favorisce la termoregolazione, l’idratazione della pelle e l’equilibrio di liquidi ed elettroliti. Il sudore è essenziale per la sopravvivenza dell’uomo e funge da refrigerante per il corpo, proteggendolo dal surriscaldamento. Ci sono da due a quattro milioni di ghiandole sudoripare distribuite su tutto il corpo. La maggior parte sono ghiandole sudoripare “eccrine”, che si trovano in gran numero su piante dei piedi e palmi delle mani e, in misura minore, su fronte, guance e nelle ascelle. In generale, il tipo di sudore coinvolto nell’iperidrosi è quello eccrino.

Vi sono anche ghiandole sudoripare chiamate “apocrine”, che si trovano nelle ascelle e nella regione genitale. Producono un fluido denso che, a contatto con i batteri presenti sulla pelle, produce il caratteristico “odore del corpo”. Le ghiandole sudoripare sono attivate dai nervi, i quali rispondono a una serie di stimoli, tra cui eccesso di calore, ormoni, emozioni e attività fisica. Nelle persone che soffrono di iperidrosi, le ghiandole sudoripare, in particolare quelle eccrine, reagiscono in modo eccessivo agli stimoli e sono generalmente iperattive, producendo più sudore del necessario».

Come si può contrastare?

«L’iperidrosi secondaria va affrontata curando le patologie o le condizioni che la causano, mentre nel caso dell’iperidrosi primaria le possibilità terapeutiche sono diverse. La scelta del trattamento più adatto va fatta insieme al medico, dopo averne valutato i pro e i contro. I trattamenti medici sono in genere ben tollerati, ma non hanno effetti definitivi. Per questo motivo devono essere ripetuti ad intervalli di tempo. In genere gli antitraspiranti a base di sali di alluminio, che non vanno confusi con i tradizionali deodoranti che non agiscono sulla produzione del sudore, sono il trattamento di prima scelta».

«Per i pazienti con iperidrosi palmare o plantare può essere indicata, invece, la ionoforesi, che consiste nell’applicare una corrente continua di bassa intensità in grado di otturare i condotti delle ghiandole sudoripare per un certo periodo di tempo. I trattamenti di seconda linea comprendono l’iniezione locale di tossina botulinica e l’uso di farmaci specifici (anticolinergici, sedativi, ansiolitici, ecc.). La tossina botulinica permette il blocco delle terminazioni nervose che attivano le ghiandole sudoripare, inibendone in modo temporaneo l’attività. L’utilizzo di farmaci sistemici, a causa dei potenziali effetti collaterali, non è sempre pratico o adatto per lunghi periodi. In caso specifici si può intervenire anche chirurgicamente ».

«Un’accurata detersione della pelle è senz’altro un’abitudine quotidiana importante, in particolare dopo un’intensa sudorazione. A questo scopo si raccomanda di utilizzare prodotti che siano delicati, emollienti e all’occorrenza antibatterici, avendo poi cura di asciugarsi bene — segnala Andrea Carugno —. Per ridurre i disagi associati all’eccessiva sudorazione, si consiglia inoltre di evitare gli indumenti troppo aderenti e sintetici. Può essere d’aiuto anche l’impiego di solette assorbenti nelle scarpe così come l’uso di scarpe traspiranti». Infine si possono avere benefici con qualche accorgimento a tavola, limitando gli alimenti che possono incidere sulla sudorazione come alcolici, caffeina, cibi piccanti nonché i piatti elaborati e troppo salati.

16 agosto 2022 (modifica il 16 agosto 2022 | 15:26)

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, 2022-08-16 13:27:00, L’iperidrosi è l’espressione esagerata di un meccanismo naturale essenziale per la nostra sopravvivenza. Diversi sono i trattamenti, a seconda delle forme, Antonella Sparvoli

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