Pantelleria, incendi e paura: case evacuate, abitanti in fuga. Tra loro Giorgio Armani, Marco Tardelli e Myrta Merlino

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di Alessandro Fulloni e Paola Pollo

Le fiamme sono divampate verso le 19 e 30 e stanno letteralmente «tagliando» a metà l’isola. Uno dei roghi è partito da Kamma e un secondo da Gadir

Due incendi a Pantelleria — uno partito da Kamma e l’altro da Gadir—nella sera di oggi, 17 agosto hanno costretto alla fuga residenti e turisti . Tra loro molti vip, anche lo stilista Giorgio Armani, la giornalista Myrta Merlino e il suo compagno Marco Tardelli, l’ex campione del mondo 1982.

Le proporzioni delle fiamme fanno preoccupare

. Già da ieri (martedì) la Protezione civile siciliana aveva emesso un’allerta rossa per Trapani e Palermo per il pericolo di ondate di calore ed incendi. Oggi, peraltro, in tutta la Sicilia ci sono state otto richieste di intervento aereo. Nell’isola soltanto in serata — passate le 22 — la situazione pare normalizzarsi, tanto che il sindaco Vincenzo Campo dice: «I vigili del fuoco stanno lavorando duramente per spegnere le fiamme. La situazione è quasi sotto controllo». Ma raggiungere Pantelleria per i soccorritori resta complicato. I turisti vengono evacuati con le motovedette e con altre imbarcazioni pompieri e personale della Protezione civile sbarca, a tarda notte, in spiaggia. E sembra quasi di assistere a una colossale operazione anfibia. Il sospetto del dolo è molto, molto concreto. Tanto che il capo della protezione civile siciliana Salvatore Cocina parla di «fuoco appiccato in modo scientifico».

Ecco il racconto di Paola Pollo, giornalista del Corriere della Sera, che si trovava sull’isola.

Accade tutto in pochi minuti, una decina al massimo. A Pantelleria all’inizio è un fumo nero e denso. Giorgio Armani aspetta i suoi ospiti con lo sguardo rivolto alla montagna. Preoccupato. Subito. Un istinto naturale. Ha già fatto chiamare tutti: carabinieri, vigili del fuoco. Sono le 19 e 55.

Alle 20.10, gli ospiti della meravigliosa casa dello stilista a Gadir sono seduti per l’aperitivo. Dentro. Fuori fa troppo caldo. Maledetto caldo, 49 gradi il picco. Ma non Giorgio. Lui non riesce a stare seduto. Giusto pochi secondi. Poi si alza. Entra ed esce. Chiede. I suoi collaboratori salgono e scendono. Tempo cinque minuti e arriva l’ordine, perentorio: «Signor Armani dobbiamo andare». Tutti nei van, in due minuti.

Lo stilista è il più calmo. Ma si volta indietro: «40 anni della mia vita, non è giusto. Per me e per Pantelleria. Dover scappare così, di notte. Chi mai si sentirà più sicuro». Un solorl attimo per prendere poche cose e fuggire. Evacuare. Al porto, verso la barca per trovare ripari. Ma nel tragitto lo stilista non fa che pensare alla sua casa, si assicura che tutti siano usciti. Il van procede, c’è silenzio e ansia. Fa il giro lungo. Non verso Pantelleria passando da cala Cinque denti, ma verso Scauri per arrivare sempre a Pantelleria: 40 chilometri anziché 10, perché quei dieci se li sta mangiando il fuoco. Il pensiero agli amici vicini di casa: «Avete avvisato Myrta e Marco? » Merlino e Tardelli: sono in fuga anche loro. Sì. La notte è lunga. Anche se verso le 22 il vento pare fermarsi. E il fuoco anche. Per ora le case di Armani e Tardelli non paiono toccate dalle fiamme.

Raggiunta telefonicamente dal Corriere, Myrta Merlino, conduttrice de «L’aria che tira», parla di «tragedia». E poi racconta, letteralmente in presa diretta, mentre lascia la sua casa: «Siamo dovuti scappare… L’incendio dilaga, c’è troppo vento… Casa nostra e quella di Armani sono nella zona peggiore». Un lungo respiro e poi la giornalista prosegue: «Noi ci siamo messi in salvo, ma, appunto, è una tragedia. Per l’isola, per la natura, per chi vive qui e per le loro case. E in generale, per questo benedetto Paese…».

Myrta, ma che cosa state vedendo? «Siamo disperati e impotenti. Abbiamo visto le fiamme mangiare la collina sotto i nostri occhi… Gadir è uno dei luoghi più belli e verdi dell’isola».

Poi Merlino riflette: «La follia è che dopo le otto non partono più i Canadair. Quindi un incendio così veloce che si propaga con il vento non ha nessuna possibilità di essere arrestato. Un incendio doloso? Temo di sì… Oggi è la giornata perfetta, caldo micidiale e vento micidiale, i due fattori che rendono gli incendi inarrestabili».

Un’altra testimonianza arriva, via Instagram, dalla giornalista e scrittrice Francesca Barra. «Eravamo nella zona dove sono scoppiati gli incendi oggi, con i bambini. Paura, fughe, case evacuate, danni che per ora non sono quantificabili. Sembrerebbero incendi di origine dolosa, una vergogna senza fine. Criminali!».

17 agosto 2022 (modifica il 17 agosto 2022 | 23:18)

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, 2022-08-17 21:18:00, Le fiamme sono divampate verso le 19 e 30 e stanno letteralmente «tagliando» a metà l’isola. Uno dei roghi è partito da Kamma e un secondo da Gadir, Alessandro Fulloni e Paola Pollo

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