Pensioni e Quota 102 «flessibile», l’ultima ipotesi: uscita a 60 anni con 35 di contributi

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Welfare

di Massimiliano Jattoni Dall’Asén25 ottobre 2022

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Il nodo delle pensioni, priorità del governo

Le pensioni sono uno dei primi nodi che il governo Meloni deve sciogliere. È stato anche inserito nel programma elettorale del centrodestra: la legge Fornero, che senza interventi tornerà in vigore dal primo gennaio prossimo, deve essere archiviata definitivamente. Ma come? Le ipotesi emerse durante la campagna elettorale e subito dopo il voto sono abbastanza eterogenee. “Sapete perfettamente che non mi sottrarrò ai temi, li affronteremo anche ascoltando le istanze delle parti sociali e di tutti i soggetti portatori di contributi importanti, poi nei prossimi tempi lasciateci fare tutti i necessari passaggi. Ci mettiamo al lavoro. Anzi, vado al ministero del Lavoro”, ha assicurato la ministra Marina Calderone subito dopo il suo giuramento al Quirinale.

Ma se al momento non c’è una proposta di partenza da sottoporre all’esame del governo, come hanno assicurato all’Ansa dal Ministero, si può comunque tentare di immaginare a cosa lavorerà Calderone. E lo facciamo partendo da un’analisi diffusa nel maggio scorso dalla Fondazione studi dei Consulenti del lavoro, categoria di cui la neoministra era al vertice, in cui si parla di una Quota 100 o 102 “flessibile”, una sorta di Quota 102-bis con qualche ritocco. Vediamo di cosa si tratta.

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, 2022-10-25 09:36:00, Quello delle pensioni è uno dei primi dossier che il governo Meloni deve affrontare: senza interventi dal 1° gennaio 2023 si torna alla legge Fornero. Ma i tempi dati dalla prossima legge di Bilancio sono strettissimi , Massimiliano Jattoni Dall’Asén

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