Mobilità dirigenti scolastici, abolizione del vincolo chi è assunto in una regione diversa da quella di provenienza. Manifestazione dei sindacati il 14 marzo

Le organizzazioni sindacali esprimono forte preoccupazione per la situazione dei dirigenti scolastici che sono stati assunti in regioni diverse da quella di residenza e che desiderano tornare a prestare servizio nella loro regione di origine, se vi sono posti disponibili.

I limiti alla mobilità interregionale previsti nel CCNL Area V, che erano stati concepiti per i concorsi regionali, si sono rivelati del tutto inadeguati per i dirigenti scolastici assunti attraverso un concorso nazionale. Inoltre, la mancata trattativa sul nuovo CCNL ha impedito di affrontare questo problema.

Recentemente, un provvedimento legislativo ha portato il limite alla mobilità interregionale al 60% dei posti vacanti e disponibili in ciascuna regione per il triennio 2022-2025, ma questa percentuale non è sufficiente per soddisfare le aspettative dei circa 1.200 dirigenti scolastici che richiederanno di tornare nella loro regione di residenza attraverso la mobilità interregionale per l’anno scolastico 2023/2024. I sindacati ritengono pertanto necessario intervenire immediatamente per eliminare ogni vincolo alla mobilità interregionale dei dirigenti scolastici.

Inoltre, invitano tutti i dirigenti scolastici che desiderano tornare a prestare servizio nella loro regione di residenza a partecipare alla manifestazione organizzata il 14 marzo a Roma presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito in Largo Bernardino da Feltre dalle ore 10:00 alle ore 13:00.

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