Maturità, esami da rifare per una classe. Un genitore respinge le accuse: I ragazzi non hanno colpe. Accanimento fuori luogo

La vicenda del liceo scientifico “Galileo Galilei” di Spadafora, in provincia di Messina, è ancora sotto i riflettori. Come è noto, 11 studenti dovranno ripetere l’esame orale di Maturità.

La decisione arriva dopo l’indagine dell’Ufficio scolastico regionale, che ha rilevato gravi irregolarità durante lo svolgimento degli esami.

Il caso ha avuto inizio a luglio, quando la famiglia di una studentessa ha segnalato all’Ufficio scolastico regionale di Sicilia delle irregolarità che avrebbero alterato il risultato finale della ragazza. Secondo l’esposto, una docente membro della commissione avrebbe inviato in chat informazioni sulle domande selezionate per l’orale. Dopo verifiche, la denuncia è stata ritenuta fondata e, di conseguenza, è stata disposta la ripetizione degli esami orali davanti a una nuova commissione.

Il caso sta suscitando non solo dibattiti legali ma anche forti tensioni. Maria Chiara Isgrò, avvocata della famiglia denunciante, ha rivelato che la studentessa è stata isolata e discriminata dai compagni di classe, venendo additata come “traditrice” sui social network.

Oltre alla dimensione amministrativa, la vicenda potrebbe evolvere su un piano giuridico più complesso, arrivando a conseguenze penali per le persone coinvolte. La gravità delle irregolarità accertate potrebbe avere una coda giudiziaria di rilievo penale.

Una madre, segnala La Gazzetta del Sud, spiega: Si rimane pietrificati a leggere la miriade di falsità che sta emergendo su social e giornali, qualcuna addirittura propalata dal legale che segue la studentessa proponente il ricorso Non è affatto vero, ad esempio, che i ragazzi siano stati avvisati delle domande che la professoressa avrebbe rivolto loro nel corso dell’esame orale. Fa specie la generalizzazione di cui rimangono vittime molti compagni di classe e altrettanti genitori, accusati ingiustamente di aver denigrato ed emarginato la stessa studentessa. Se qualcuno ha sbagliato, si facciano i nomi. Altrimenti, si taccia. Sembra quasi che siano stati gli studenti a commettere irregolarità. I ragazzi sono vittime di questa vicenda assurda”.

“Una docente inviò su WhatsApp l’elenco degli argomenti di avvio della prova orale”. Il Tar annulla la maturità per 11 studenti

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