Maturità 2023 senza scritti in Emilia-Romagna, Valditara: Non era possibile fare diversamente

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Come abbiamo anticipato oggi, 13 giugno, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara è stato in visita in alcune scuole delle zone dell’Emilia-Romagna colpite dall’alluvione dello scorso maggio, dopo la scelta di far svolgere in maniera agevolata gli esami di maturità e di terza media di quest’anno, dispensando gli alunni dal fare le prove scritte.

Valditara non arretra

La Flc Cgil di Forlì Cesena e Ravenna ha annunciato, in occasione della visita, un presidio nella zona antistante una delle scuole che ha accolto Valditara, autorizzato dalla Questura per protestare contro questa decisione. Sulla questione lo stesso ministro ha esposto il suo pensiero, non arretrando di un millimetro, come riporta RaiNews: “L’ordinanza è stata adottata dopo aver chiesto ai direttori degli uffici scolastici regionali della Toscana, delle Marche e dell’Emilia-Romagna se fosse necessario procedere in questa direzione. Toscana e Marche ci hanno detto che non era necessario, Emilia-Romagna ci ha detto che era assolutamente urgente e necessario”.

Ha aggiunto il ministro: “Nel fare questo abbiamo seguito esattamente quello che si è fatto per il terremoto dell’Emilia e per il terremoto dell’Aquila. Abbiamo puntualmente comunicato il 7 di giugno in cabina di regia alla presenza del presidente della Regione e dei presidenti di tutte le province interessate la decisione di eliminare gli scritti per i ragazzi coinvolti dall’alluvione. Non vi è stata alcuna obiezione: la cabina di regia serve appunto per discutere i provvedimenti da adottare e il giorno successivo sono stati adottati quei provvedimenti”.

“Devo dire che ho incontrato un sostanziale consenso da parte di tutti. Non era possibile fare diversamente perché il rischio sarebbe stato veramente il caos: questa era la soluzione più semplice fra quelle adottate”, ha concluso Valditara.

Flc-Cgil: “La decisione andava presa subito”

“Avrebbe avuto un impatto positivo se fosse stata presa tempestivamente, immediatamente, durante gli eventi alluvionali e non l’otto giugno, quando le scuole avevano già espletato tutte le procedure relative agli esami di Stato”, questo il pensiero della Flc-Cgil.

Sono molti gli studenti e i docenti che hanno deciso di firmare petizioni per convincere Valditara a cambiare idea e far svolgere gli esami in modo del tutto normale. Secondo quanto riporta Il Resto del Carlino alcuni alunni ‘alluvionati’ di una scuola media del bolognese ieri mattina sono andati a scuola armati di foglio bianco e penna per sostenere lo scritto di italiano come i compagni non alluvionati. 

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