I maturandi alle scuole serali: Studiamo dopo il lavoro

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Maturit 2023: impiegati, estetisti, badanti, i maturandi alle scuole serali: Studiamo dopo il lavoro
per avere un futuro migliore

di Gianna Fregonara

Busto Arsizio, a tornare tra i banchi anche mamme con i figli: Lei molto pi brava. Studiamo dopo il lavoro per avere un futuro migliore.

C i saranno anche loro il 12 luglio alla festa dei diplomati. Tutti col tocco in testa e la toga. E uno parler dal palco. Non l’America, siamo a Busto Arsizio e loro sono i ragazzi della quinta A serale (5 SA, serale aziendale, per l’esattezza) e quelli della quinta I serale (5 SI, serale sistemi informativi) dell’Istituto tecnico economico Enrico Tosi. In tutto il percorso sono trecento divisi in tre anni, alla maturit quest’anno ne arrivano una quarantina. Frequentano dalle 17:20 alle 22:15, dal luned al gioved. Gli altri studenti escono e loro entrano in classe. Sulle spalle una giornata di lavoro: impiegati, commessi, badanti, parrucchieri alla ricerca di una seconda possibilit.

Un sushi insieme

Luned 22 maggio, per chi frequenta l’ultimo anno c’ stata la simulazione della prova orale di maturit. La professoressa Antonietta Matera fa il presidente di commissione, il cosiddetto membro esterno, Federico Di Stasio, classe 1996, prof di economia aziendale al primo incarico, interroga, Pietro Zoerle, 28 anni, insegnante di diritto al diurno e da una settimana supplente nel serale, ascolta. E in questa strana classe non si capisce pi chi il prof e chi lo studente, hanno tutti la stessa et e anzi alcuni sui banchi potrebbero essere persino i genitori degli insegnanti: Infatti, viene naturale che mi invitino a prendere il sushi con loro, racconta sorridendo Di Stasio: Non avrei scelto di insegnare al serale, ma per me un’esperienza unica che vorrei ripetere. Sui banchi ci sono uomini e donne dai 19 e i 53 anni, soprattutto 20enni e 30enni, qualcuno ha trascinato nell’avventura anche la mamma e ora frequentano insieme. Fuori c’ ancora il sole, e sono le serate pi belle: per venire qui all’estremit di via Stelvio dopo una giornata di lavoro ci vuole tantissima volont.

Dal gommista

Valentina Sgroi, 29 anni di Saronno, prova il suo orale di maturit. Aveva studiato grafica pubblicitaria al professionale, tre anni, ma non d titolo di scuola superiore: poi ha lavorato, sempre in piccole realt della zona. E senza troppa fortuna perch due hanno anche chiuso. stata in un’autorimessa a fare la parte amministrativa ma ha imparato a montare e smontare gomme, ora ha un part time a tempo indeterminato presso un rivenditore di auto: Dopo il diploma, passo direttamente a tempo pieno. Dopo di lei Greta, che lo scorso anno era nella stessa scuola nel percorso diurno, prima che qualcosa si inceppasse e la costringesse a fermarsi. Stasera fila via tutto liscio, budget e bilancio, la parte in inglese e quella in spagnolo, un po’ di storia, bene i collegamenti tra le materie. Si vede che ha studiato. Presenta il power-point con il suo curriculum, le esperienze e i suoi interessi. E spuntano due lacrimoni: sono il prezzo di questo successo che ormai a portata di mano, dopo due anni difficili, quanta fatica in questo diploma.

Fuori i fazzoletti

Scatta l’applauso di incoraggiamento dei compagni. Tra i banchi in questo momento di emozione c’ anche chi pensa a se stesso e si commuove. Rimessi in tasca i fazzoletti, si continua. Giudizio severo ma positivo della prova: vero che qui ognuno ha un percorso personalizzato dove vengono riconosciuti dei crediti per le esperienze esterne e il lavoro, ma alla fine le prove di maturit sono uguali a quelle della sezione diurna: non sappiamo chi verr come presidente, i ragazzi devono sapere che bisogna studiare fino all’ultimo ed essere convincenti, spiega Isabella Scalcia, che la responsabile delle sezioni serali del Tosi, attive dal 2015. Cominciano ogni anno a met ottobre, ultimo tassello del sistema scolastico. In tutta Italia gli studenti che ci riprovano sono oltre centomila. Le serali erano nate negli anni settanta proprio per permettere agli adulti di prendere un titolo di studio di scuola superiore. Dal 2015 fanno parte dei Cpia, centri per l’istruzione degli adulti, che si occupano anche di far studiare l’italiano agli stranieri e di formazione di base per gli adulti. Per l’ultimo tratto, il diploma di maturit, si appoggiano alle scuole statali. Loro gli studenti della 5AS e della 5IS appartengono alla categoria dei dispersi, coloro che hanno lasciato la scuola senza diploma, soltanto con la terza media che ormai nel mondo del lavoro non vale pi niente. In Italia, secondo la banca dati europea Eurostat, lo scorso anno erano l’11,5 per cento della popolazione tra i 18 e i 24 anni, un po’ meno dell’anno prima. Qui per nessuno sembra perso, anzi. Ognuno ha la sua storia e, in serate come questa a Busto, ognuno ha la sua chance. Ma costa fatica, tanta. Chi deve fare tutti e cinque gli anni, chi ha cio lasciato dopo le medie, in tre anni recupera tutto il percorso. Non ci sono compiti a casa: il tempo non c’. A volte la domenica si studia insieme o via zoom. I libri sono dispense, un costo in meno verso la meta. Chi lascia, lo fa il primo anno, soprattutto. Anche perch noi li inseguiamo, scherza l’instancabile dirigente scolastica Amanda Ferrario, che guida questo gigante dalle aule nuove e dipinte di blu e una serie di progetti di didattica innovativa, che ha anche 2.200 studenti nei corsi del mattino e oltre trecento prof.

Tutti in fondo

La sfida infatti arrivare in fondo, e riuscire a venire tutte le sere, tutte le settimane, non perdere la fiducia: La materia pi ostica la storia con tutti gli avvenimenti che succedono, sorride Marilena, 45 anni, lei estetista e suo figlio Gianluca parrucchiere. Sorride anche l’insegnante di storia che Silvia Zito e sa quante volte ha dovuto incoraggiarla. Marilena e Gianluca vorrebbero entrambi cambiare vita, ma sar pi facile per mio figlio, io ho gi un’et, non si fa illusioni lei. difficile? La memoria dopo tutti questi anni non una cosa semplice, anche Michela, 51 anni, da vent’anni fa l’operatrice sanitaria ed stata convinta dal figlio Davide: Ma ognuno a casa studia per conto suo, precisa lui. Chi pi bravo? La mamma, studia anche fino alle tre di notte, una secchiona anche se senza l’aiuto dei professori non ce l’avrebbe mai fatta. Al primo anno all’inizio stata durissima: Avevo tre in storia ma alla fine dell’anno ho preso 9, continua lei. I miei figli? Mi dicono brava mamma, ce l’hai fatta!. Matteo Basso, 27 anni, vende carte Pokmon online: aveva 150 mila follower su TikTok e durante il Covid una fumetteria di Sulmona lo ha contattato. Ora ha un sito internet e un conto PayPal, lavora di notte, dalle 23 alle 4, ma una bolla, vorrei aprire un negozio vero proprio a Milano e continuare nel mondo del collezionismo in modo pi serio. La scuola l’ha lasciata a 18 anni, pluribocciato. Ha fatto l’operaio e ora si licenziato.

L’amore tra i libri

C’ anche chi sui banchi di scuola si innamorato, come Claudia Brittani e Andrea Dalla Rovere, vent’anni lui, 32 lei. Vengono tutte le sere da Saronno in macchina, insieme. Ora che ci sono vorrebbero andare anche all’universit, lei beni culturali, lui giurisprudenza. Invece Federica, che ha vent’anni, viene la nonna a prenderla: lei il suo alleato migliore in questa sfida. Anche Valentino Montarello, 20 anni, sembra essersi finalmente appassionato: aveva lasciato il liceo artistico a 16 anni, bocciato, e ora fa il commesso. Gli piacerebbe provare economia all’Universit. Chiss. Un terzo degli studenti di origine straniera, come Claudia Benitez, 35 anni e due figli, che vorrebbe fare il vigile o lavorare alle Poste. Shecira Florian, 33 anni, andava a scuola quando rimasta incinta in terza superiore. Ora che il suo primo figlio Gabriel in terza media, lei tornata a studiare: Perch ero brava, soprattutto in matematica. La cena per i bambini? La prepara mio marito e io vengo qui, di giorno faccio la badante, senza diploma… invece vorrei un lavoro in ufficio. Paura dell’esame? Ci sono cose molto pi paurose nella vita che qui dentro.

11 giugno 2023 (modifica il 11 giugno 2023 | 22:24)

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