Le modifiche
di Valentina Iorio09 dic 2022
(Pexels)
Addio a 18App, il bonus 18enni per teatri, cinema, spettacoli dal vivo, libri, abbonamenti a quotidiani e periodici, musei, concerti e mostre. Un emendamento della maggioranza (FdI, Lega e FI) alla legge di Bilancio abroga la misura e ri-destina le risorse, pari 230 milioni di euro annui a decorrere dal 2022, a finalit di sostegno del mondo dello spettacolo e della cultura. Quello che prevede la cancellazione del bonus cultura uno degli oltre tremila emendamenti presentati alla Manovra da maggioranza e opposizione, ma alla fine ne verranno messi in votazione, la prossima settimana, solo 400-500.
Cos’ il bonus cultura
L’incentivo al consumo culturale, introdotto dalla legge di Stabilit del 2016, durante il governo Renzi, prevede per ciascun diciottenne una carta elettronica da 500 euro annui. I giovani possono spenderlo per cinema, concerti, musei, eventi culturali, libri, corsi di lingua straniera e molto altro. Non sono previsti limiti di spesa per un singolo acquisto. Per non si possono comprare pi biglietti per uno stesso spettacolo o pi copie dello stesso libro. Il bonus funziona tramite una app apposita (18app). Finora sempre stato riconosciuto a tutti i neo-diciottenni, senza limiti di reddito.
Le risorse per spettacoli ed editoria (c’ anche la Girandola di Roma)
Le misure che verrebbero finanziate al posto del bonus cultura, secondo quanto proposto dall’emendamento, vanno dal rafforzamento del Fondo per il sostegno economico temporaneo dei lavoratori dello spettacolo al Fondo per gli operatori dell’editoria e delle librerie, dal Fondo per lo spettacolo dal vivo al sostegno delle attivit di rievocazione storica de La Girandola di Roma. Tra le iniziative, che verrebbero finanziate con le risorse che si risparmierebbero cancellando il bonus cultura, ci sono anche le celebrazioni per i 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi. Tra gli emendamenti si fa riferimento anche all’istituzione di una fondazione di diritto privato denominata Fondazione Vittoriano, con compiti di gestione e valorizzazione del Complesso del Vittoriano, ivi incluse le raccolte del Museo centrale del Risorgimento afferenti all’Istituto per la storia del risorgimento italiano, istituito con regio decreto 20 giugno 1935. Per la partecipazione del ministero della cultura al fondo di gestione della Fondazione autorizzata, a titolo di contributo per le spese di funzionamento, la spesa di euro 1 milione annui a decorrere dal 2023, si legge nell’emendamento.
La petizione di Italia Viva
La notizia della possibile cancellazione del bonus ha suscitato le critiche dell’opposizione. Un emendamento di Fratelli di Italia – il partito della Meloni – vuole cancellare la 18App, il bonus cultura per i giovani. Per me un errore gravissimo, scrive su Twitter il leader di Italia viva, Matteo Renzi, che ha promosso una petizione contro l’abolizione del bonus. Chiediamo alla premier Meloni di intervenire per bloccare la distruzione del bonus cultura per i giovani. Sappiamo che alcuni parlamentari di Fratelli d’Italia dicono che con la cultura non si mangia. Ma noi non siamo d’accordo: tagliare sulla cultura e sui giovani il modo piu’ sbagliato per costruire il futuro. Abbiamo lanciato questa idea sette anni fa e da allora molti Paesi hanno copiato la nostra idea, cominciando da Francia e Germania. Distruggere il bonus cultura solo perch l’ha introdotto Renzi significa fare del male alle nuove generazioni. E all’industria della cultura, si legge nel testo della petizione.
Le critiche di Pd e M5S
Anche il Pd e il Movimento 5 Stelle contestano con forza l’emendamento. Richiesta l’abolizione di 18app, bonus cultura per 18enni. Quasi 500 mila registrati all’anno, esperienza di successo gi imitata da Francia, Spagna e Germania e presto in Gran Bretana, Portogallo, Finlandia. Firmato: Mollicone (FdI) Sasso (Lega) Dalla Chiesa (FI) capigruppo Commissione Cultura! A voi i commenti, scrive sui social network Mauro Berruto, deputato e responsabile Sport del Pd. Alla destra evidentemente non bastava non aver previsto alcuna risorsa per la cultura nella manovra presentata al Parlamento. Adesso con un emendamento alla legge di bilancio vogliono abrogare il Bonus cultura, conosciuto come ‘18app’. Il danno sarebbe enorme, dicono gli esponenti del Movimento 5 stelle in commissione cultura di Camera e Senato.
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, 2022-12-09 14:31:00, Addio a 18App: emendamento della maggioranza cambia la destinazione al bonus cultura per teatri, cinema, spettacoli dal vivo, libri, abbonamenti a quotidiani e periodici, musei, concerti e mostre, Valentina Iorio