L’emozione di Draghi davanti alla tragedia della Marmolada: «Tutti si stringono a voi»

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di Monica GuerzoniIl presidente del Consiglio a Canazei: «Il governo deve prendere provvedimenti perché non si ripeta» Una madre e un padre che invocano notizie del figlio, alcuni parenti con la morte nel cuore e altri con la speranza negli occhi e Mario Draghi, pallido come la neve, che raccoglie quel dolore immenso e porta alle famiglie il suo abbraccio commosso e il cordoglio di un Paese intero. «Il minimo che vi posso dire oggi è che vi siamo vicini e che speriamo», sono le prime parole del presidente del Consiglio ai parenti delle vittime, dei feriti e delle persone sparite sotto l’immensa valanga di ghiaccio e roccia. «C’è un grandissimo affetto, dovete saperlo, c’è l’affetto di tutti. Questo non riempie il vuoto, ma dovete sapere che tutti in Italia si stringono a voi». La tragedia della Marmolada, la più grande tragedia italiana da quando Draghi è al governo, ha scioccato il Paese e colpito profondamente l’ex governatore della Bce. Quando arriva a Canazei e scende dall’auto dopo un viaggio travagliato a causa del maltempo, abito nero e sguardo basso, il silenzio di tomba che lo accoglie è rotto solo dal rombo degli elicotteri. A causa di un violento temporale, il velivolo che doveva portare il premier a Canazei nelle prime ore del mattino è stato deviato verso Trento perché toccare terra era impossibile. Poi l’elicottero è atterrato a Verona e Draghi ha proseguito il viaggio in auto. Sono da poco passate le 15 quando il presidente, assieme al capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, arriva in cima alla Val di Fassa, nel comune ladino incastonato tra Sassolungo e Marmolada. Dopo il punto tecnico—operativo con i soccorritori, il presidente del Veneto Luca Zaia e i presidenti delle province autonome di Trento e Bolzano, Maurizio Fugatti e Arno Kompatscher, Draghi parla agli italiani: «Sono qui a Canazei per rendermi conto in prima persona di quel che è successo è vi assicuro che è molto importante essere venuti». Capire come sia stato possibile, decidere cosa fare perché non accada ancora. Per questo il presidente ritiene importante aver visto con i propri occhi, aver ascoltato i drammatici racconti dei soccorritori: «Il governo deve riflettere e prendere dei provvedimenti, perché quanto accaduto abbia una probabilità bassissima di succedere o possa addirittura essere evitato». Se Draghi non promette è perché un simile dramma «certamente ha dell’imprevedibilità». Se non dice «mai più», è perché la tragedia della Marmolada «dipende dal deterioramento dell’ambiente e dalla situazione climatica». Ma lo scioglimento dei ghiacciai è un’emergenza e come tale Palazzo Chigi intende affrontarla. Una possibile iniziativa è il completamento della mappatura, da parte delle Regioni dell’arco dolomitico, delle situazioni più complesse e pericolose. Il premier ringrazia la Protezione civile, i vigili del fuoco, il soccorso alpino, le autorità sanitarie e tutti i volontari «per la loro generosità, la professionalità e il coraggio», perché le operazioni si svolgono in una situazione di «grande pericolo». Dopo averlo fatto fisicamente durante l’incontro con i congiunti, presso il Centro di coordinamento dei soccorsi di Alba di Canazei, Draghi abbraccia anche con le parole le famiglie delle vittime, dei feriti, dei dispersi e le comunità colpite da un dramma che non ha precedenti su quelle meravigliose montagne: «Sono qui per esprimere la più sincera, affettuosa e accorata vicinanza». Al fianco di Draghi c’è il governatore del Veneto Luca Zaia, anche lui visibilmente commosso. Ci sono Maurizio Fugatti e Arno Kompatscher, il commissario e prefetto di Trento Gianfranco Bernabei, il sindaco di Canazei, Giovanni Bernard. Draghi ringrazia le istituzioni e i soccorritori e sottolinea l’importanza dell’unità di tutti gli organi coinvolti e dei volontari, «che hanno manifestato una capacità di lavorare assieme veramente straordinaria». 4 luglio 2022 (modifica il 4 luglio 2022 | 21:10) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-07-04 19:35:00, Il presidente del Consiglio a Canazei: «Il governo deve prendere provvedimenti perché non si ripeta», Monica Guerzoni

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