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L’addio di Lagalla e l’endorsement di Musumeci: «Uomo di valore. Un suicidio il centrodestra diviso»

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regione sicilia Mezzogiorno, 31 marzo 2022 – 12:37 L’ex rettore lascia l’assessorato all’Istruzione (che per ora resta al governatore) e corre da sindaco, sostenuto, al momento, solo dall’Udc: «Spero che la coalizione possa ritrovare unità». E il presidente della Regione: «È stato un onore lavorare con lui» di Ch. Ma. Non c’è ancora un nome per sostituire, nella giunta siciliana, Roberto Lagalla, l’ex rettore di UniPa che lascia la Regione per candidarsi sindaco di Palermo. Il governatore Musumeci prende tempo e nel giorno dell’addio del suo collaboratore dice: «Sarò io a reggere l’assessorato all’Istruzione e alla Formazione per qualche tempo e poi consegneremo al titolare che reggerà fino alla scadenza del mandato. In questi giorni andrò in assessorato per incontrare i dipendenti per una sorta di passaggio di consegne, anche se conosco il contenuto del carico del lavoro che Roberto Lagalla lascia». Lagalla: spero partiti decidano prestoMa lo sguardo ora è rivolto alle comunali e alla corsa a sindaco. Lagalla, al momento sostenuto dall’Udc, auspica una convergenza più ampia. «Spero che i partiti decidano presto, mi impegnerò in campagna elettorale e proseguirò la mia attività parlamentare. Ho intrapreso questa cavalcata per una accelerazione del processo politico, per un chiarimento. Auspico che la coalizione di centrodestra, per la quale ho lavorato per 4 anni e mezzo, possa ritrovare il senso della sua unità e identità senza pregiudizio ed excludendum: per questo lavorerò, perché non sfugge a nessuno quanto sia importante, aldilà del cinismo e dell’accreditamento dei cittadini verso questo o quel candidato, il ruolo delle forze politiche se ispirato al valore del bene comune al quale questo governo in questi anni ha cercato sempre di ispirarsi», ha detto l’ex rettore. Il sostegno del governatoreE intanto per l’ex rettore c’è l’endorsement di Musumeci, che per lui esprime parole di grande stima: «Siamo qui per rendere pubblicamente omaggio alla competenza, alla tenacia, alla passione, alla signorilità del professor Roberto Lagalla che ho avuto il piacere e l’onore di avere componente del governo fin dal primo giorno: dal 29 novembre del 2017. E sarebbe rimasto fino all’ultimo giorno del mandato se non avesse autonomamente deciso di affrontare una sfida che gli fa onore che è quella di correre per la sindacatura di Palermo, una città malata di carestia d’amore da qualche tempo da parte di chi dovrebbe veramente amarla». E ancora: «Credo che per il mio governo sia una grande perdita l’uscita di Lagalla ma in politica la parola mai non esiste», ha aggiunto Musumeci, «quindi continuo a sperare che per il futuro possano esserci mille altre occasioni per poter lavorare insieme pur in ruoli diversi». Musumeci: suicidio centrodestra divisoE poi Musumeci aggiunge: «Lagalla ha auspicato un chiarimento del panorama politico, io sono uno dei fondatori di Diventerà Bellissima ma non sono il coordinatore, spetta alla cabina di regia del coordinamento del movimento e alle altre forze politiche trovare una sintesi: mi auguro la più vicina possibile. La Sicilia è centrodestra nella sua comunità nella pubblica opinione, non tenere conto di questo da parte delle forze politiche diventerebbe un suicidio. Spero che tutte le forze politiche trovino convergenza sul candidato che si riterrà il migliore». 31 marzo 2022 | 12:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-04-01 14:22:00, L’ex rettore lascia l’assessorato all’Istruzione (che per ora resta al governatore) e corre da sindaco, sostenuto, al momento, solo dall’Udc: «Spero che la coalizione possa ritrovare unità». E il presidente della Regione: «È stato un onore lavorare con lui»,

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