La storia del preside che gestisce una scuola con quasi 2mila alunni: Come un piccolo Comune, si convince non si comanda

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Il preside Luca Azzolini, a capo dell’Istituto Paolo Frisi di Milano per quasi due decenni, confronta la sua scuola con un “piccolo Comune”, gestendo una comunità di circa 6.000 persone, inclusi 1.971 studenti, 2.600 genitori, e oltre trecento insegnanti e altri lavoratori.

L’analogia evidenzia la complessità e l’importanza della gestione scolastica in un contesto così ampio.

A La Repubblica, Azzolini sottolinea l’importanza di “convincere più che comandare”. L’approccio si riflette nell’organizzazione efficiente e specializzata dell’istituto, che vede una distribuzione razionale dei vari indirizzi di studio tra le sue sei sedi. Ad esempio, il liceo economico sociale e l’artistico coesistono presso la sede Gastel, mentre la sede di Cornaredo si dedica all’ospitalità alberghiera.

Ogni sede ha un coordinatore didattico che funge da punto di contatto chiave, garantendo coesione educativa e relazioni con il territorio. La struttura permette alle diverse sedi di operare in modo semi-autonomo, mantenendo tuttavia una gestione unitaria a livello centrale per questioni contabili, amministrative, e di personale. Azzolini evidenzia l’importanza di temi come l’inclusione, con un coordinatore generale e staff dedicato in ogni sede per supportare studenti con esigenze speciali.

L’attenzione del preside si estende anche al personale, come il direttore dei servizi generali e amministrativi, un ruolo chiave nella gestione quotidiana. Azzolini riconosce il valore dell’impegno di molti lavoratori, spesso andando oltre il loro dovere formale, come evidenziato dall’esempio di un assistente che ha gestito personalmente le consegne di forniture scolastiche.

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