La scuola italiana resta spaccata in due

La scuola italiana resta spaccata in due Tra Nord e Sud, tra formazione liceale e professionale. I divari sono evidenziati dall’ultima indagine internazionale Ocse Pisa, che descrive i livelli di competenza in Lettura, Matematica e Scienze di quasi 700mila studenti provenienti da 81 diversi Paesi di Alessandra Ricciardi La scuola italiana resta spaccata in due. Tra Nord e Sud, tra formazione liceale e professionale. I divari sono evidenziati dall’ultima indagine internazionale Ocse Pisa, che descrive i livelli di competenza in Lettura, Matematica e Scienze di quasi 700mila studenti provenienti da 81 diversi Paesi. Preoccupa il calo della preparazione scolastica Il dato che accomuna tutti i sistemi è il calo generalizzato della preparazione scolastica: in quattro anni è di 16 punti in Matematica e di 11 punti in Lettura. L’arretramento equivale a mezzo anno scolastico in lettura e a tre quarti di anno scolastico in matematica. Stabile, invece, il rendimento medio in scienze. I livelli sono così tornati a quelli di dieci anni fa, un fenomeno che, spiegano dall’Invalsi, solo in parte è riferibile agli effetti della pandemia. Per quanto riguarda l’Italia, il Nord ottiene punteggi superiori al Sud in tutti e tre gli ambiti, confermando il forte divario territoriale. L’Italia è risultata in linea con i Paesi Ocse in matematica (471 contro 472), superiore alla media in lettura (482 contro 476) e inferiore in scienze (477 contro 485). I test Invalsi hanno evidenziato che la differenza tra il 10% di studenti italiani con i punteggi più alti e il 10% di quelli con punteggi più bassi è simile tra le aree geografiche e corrisponde a circa tre livelli di competenze. Ma se al Nord oltre l’80% degli studenti è almeno al livello minimo 2 in matematica, lettura e scienze, al Sud questa percentuale scende a poco più del 60% in scienze, al 70% in lettura e al 55% in matematica. Ancora forti le differenze tra licei e Itp Permangono le differenze anche tra istruzione liceale e istruzione tecnica e professionale, con i licei che hanno ottenuto punteggi medi superiori in tutti gli ambiti. Complessivamente, negli istituti professionali e nella formazione professionale la percentuale di studenti al di sotto del Livello 2 in matematica, lettura e scienze è più che doppia rispetto a quella registrata negli istituti tecnici e nei licei. Per il ministro dell’istruzione, Giuseppe Valditara, i dati «confermano la necessità della riforma dell’istruzione tecnico-professionale che ha tra gli obiettivi il rafforzamento delle competenze degli studenti nelle discipline di base. Mentre con Agenda Sud ci avviamo a colmare un intollerabile gap di risultati formativi fra Nord e Sud del Paese». News correlate La sicurezza comincia a scuola La prevenzione entra a scuola. Il ministero del lavoro, d’intesa con qullo dell’istruzione e del merito, ha infatti indetto… A scuola arrivano 30 mila prof In arrivo nuovi concorsi per assumere nella scuola. Si parte con una prima tranche per 30 mila posti, che potrebbero salire a… Scarica il pdf L’articolo originale è stato pubblicato da https://www.italiaoggi.it/news/la-scuola-italiana-resta-spaccata-in-due-2620391, https://rss.app/feeds/XZ1D3jMIUZ6g9VaS.xml, Alessandra Ricciardi Autore dell’articolo

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