Juventus, cosa rischia nel processo sportivo per i conti: gli atti alla Procura Figc

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di Salvatore Riggio

Nel Codice di giustizia sportiva della Figc è l’articolo 31 a regolare la questione: si va dalla multa per informazioni mendaci, fino alla penalizzazione in punti se si tenta di iscriversi a un campionato a cui non si aveva diritto

Si muove nuovamente la giustizia sportiva e adesso la Juventus trema. Il procuratore federale della Figc, Giuseppe Chinè, ha chiesto alla Procura della Repubblica di Torino di conoscere gli atti nuovi, come le intercettazioni di conversazioni, che hanno portato agli avvisi di garanzia ad Andrea Agnelli e Pavel Nedved, nell’ambito dell’inchiesta sulle plusvalenze.

Anche perché, come si fa notare in Federazione «solo in presenza di atti nuovi e ritenuti decisivi per la revisione della decisione definitiva pronunciata dalla Corte di appello federale a sezioni Unite, il procuratore federale potrebbe decidere di impugnare per revocazione» la sentenza sportiva. Le indagini, come è ormai noto, stanno analizzando i bilanci alterati. Prima attraverso plusvalenze fittizie, 21 scambi in tutto per 115 milioni di euro in tre anni, poi attraverso l’accordo con i calciatori sugli stipendi e il patto con Cristiano Ronaldo che da solo valeva quasi 20 milioni di euro.

Allora in termini sportivi cosa rischia la Juventus? Nel Codice di giustizia sportiva della Figc è l’articolo 31 a regolare la questione.

Il comma 1 riguarda il «fornire informazioni mendaci, reticenti o parziali» o mettere in atto «comportamenti comunque diretti a eludere la normativa federale in materia gestionale ed economica», con l’eccezione di eventuali altre norme speciali e di violazioni in termini di licenza Uefa, e porta a un ammenda con diffida.

Più pesante il comma 2 relativo ai comportamenti di «chi tenta di ottenere l’iscrizione a una competizione cui non avrebbe potuto essere ammessa». Si va dalla penalizzazione in classifica di uno o più punti fino, in casi estremamente gravi, all’esclusione dal campionato (cosa che non rischia la Juventus). Inoltre, rischierebbe una squalifica anche il giocatore coinvolto. In passato, per quanto riguarda le plusvalenze c’è stato il precedente del Chievo che, nel 2018, è stato penalizzato di 3 punti in classifica per «reiterata violazione ed elusione delle norme di prudenza e correttezza contabile».

Adesso sono i bianconeri a doversi preoccupare. In una stagione già martoriata dagli infortuni e da un andamento piuttosto altalenante con tanto di eliminazione dalla fase a gironi della Champions. Da ricordare che l’inchiesta sulle plusvalenze fittizie, portata avanti dalla Procura federale, si era chiusa lo scorso 1° aprile con il deferimento davanti al Tribunale nazionale federale di 11 società, tra le quali la Juventus appunto, tutte prosciolte in giudizio.

La Procura — che a proposito della Juve aveva chiesto per il presidente, Andrea Agnelli, un anno di inibizione e per il club 800mila euro di multa — dopo la pubblicazione delle motivazioni aveva presentato ricorso. Però, la Corte d’appello, lo scorso 17 maggio, ha respinto il ricorso della Procura, anche se nelle motivazioni ha evidenziato la necessità e l’urgenza di un intervento normativo sul tema della valutazione del valore del corrispettivo di cessione-acquisizione delle prestazioni sportive dei calciatori.

27 ottobre 2022 (modifica il 27 ottobre 2022 | 19:51)

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, 2022-10-27 18:03:00, Nel Codice di giustizia sportiva della Figc è l’articolo 31 a regolare la questione: si va dalla multa per informazioni mendaci, fino alla penalizzazione in punti se si tenta di iscriversi a un campionato a cui non si aveva diritto, Salvatore Riggio

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