Ingenti risorse alle scuole grazie al PNRR, ma uffici amministrativi in sofferenza. Ancodis: ‘Davvero pronti a ripartire?’

“Le scuole – che non si sono mai fermate – sono pronte a ripartire nelle prossime settimane?”. E’ una domanda non scontata se per scuola si intende anche la gestione dei servizi connessi al funzionamento gestionale e amministrativo ordinario e, a volte o spesso, straordinario. A porla è l’Ancodis in una nota che riportiamo di seguito.

“Assistiamo ad un dibattito che pone in risalto le ingenti risorse del PNRR, gli stipendi inadeguati del personale della scuola, il tema del personale docente e non docente in servizio dal primo di settembre, la formazione in servizio, il docente esperto, la gestione dell’emergenza pandemica, ecc. Tutti i leader politici fanno a gara a lanciare proposte ritenute innovative, a dare i numeri sui molto ipotetici incrementi stipendiali, sulle modalità per la tutela del diritto allo studio, sul sostegno alle famiglie con figli in età scolare, sul come ripartire a settembre. Ma nessuno pone attenzione a COLORO i quali devono fare funzionare questa complessa macchina organizzativa e amministrativa chiamata scuola”, scrive Ancodis.

“Siamo al paradosso – denuncia il Presidente di Ancodis, Rosolino Cicero – che alle scuole arrivino importanti risorse ma le stesse sono in seria difficoltà per quanto riguarda la gestione amministrativo-contabile. Se da parte degli organi interni preposti alla progettazione, alla valutazione e all’approvazione delle azioni didattiche ed extradidattiche (staff del dirigente, dipartimenti, commissioni, collegio dei docenti, consiglio di istituto) si mettono in campo idee innovative e strategiche in favore della comunità scolastica, purtroppo per quanto riguarda il lavoro degli uffici ci ritroviamo in una costante e ormai insostenibile criticità dovuta alla significativa riduzione di personale che ha destabilizzato pesantemente il funzionamento amministrativo la scuola negli ultimi 15 anni”.

“I collaboratori dei dirigenti scolastici di Ancodis che ben conoscono il funzionamento della macchina amministrativa delle loro scuole – continua Rosolino Cicero – lanciano un allarme alle Istituzioni e alle OO.SS. riconoscendo che l’incremento del carico di lavoro per gli uffici e la riduzione di personale amministrativo (oltre che spesso da formare quello in servizio!) possono mandare in corto circuito il funzionamento amministrativo e gestionale della scuola con il rischio – molto concreto – di non poter utilizzare al meglio e nei tempi previsti i fondi del  PNRR”.

“Le comunità scolastiche – conclude Cicero – ringraziano per queste importanti risorse finanziarie, sono pronti con idee e progetti da mettere in campo, sono sostenute da professionalità interne capaci di gestire con competenza piattaforme ormai consolidate per il lavoro organizzativo e gestionale ma non possono permettersi di non spendere le risorse assegnate per assenza di sufficiente personale amministrativo capace di coadiuvare e sostenere le scelte progettuali della scuola. Occorre trovare tempestive soluzioni capaci di corrispondere a questa URGENZA se non vogliamo rischiare di fare un danno ai nostri alunni e alle nostre alunne.” 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, , Pubblicato da Redazione Tuttoscuola
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