Quel che significa Mattarella a Sanremo

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GIOVED 9 FEBBRAIO 2023

risponde Aldo Cazzullo

Caro Aldo,
il nostro presidente della Repubblica ha assistito alla prima serata di Sanremo. Un evento eccezionale. Lei che cosa ne pensa?
Annibale Antonelli

Benigni ha ricordato Bernardo Mattarella, uno dei padri costituenti, pap del nostro presidente. Questa stata la ragione della sua presenza al Festival?
Marco Ferrari

Blanco ha rovinato una serata costellata dall’unicum della presenza del presidente Mattarella, dalla strepitosa performance del genio Benigni, dalla reunion dei Pooh con commovente presenza scenica dell’indimenticabile Stefano d’Orazio…
Massimo Balzola, Torino

Cari lettori,
Il festival ha una ricaduta nella discussione pubblica che va oltre i dati pur clamorosi di audience. Molti di voi sono rimasti colpiti dalla maleducazione di Blanco: pi che una crisi di nervi, stata una maniera — sbagliata — di lanciare il suo brano e farsi notare; non a caso si discute pi di lui che dei cantanti in gara. Mi pare pi significativa la presenza di Sergio Mattarella. Che non rimasto ad ascoltare le canzoni: ha seguito il monologo di Roberto Benigni sulla Costituzione, poi tornato a Roma. Il messaggio politico non potrebbe essere pi chiaro. Il capo dello Stato che applaude i passaggi in difesa della libert di pensiero e contro la guerra compie un gesto incomparabilmente pi efficace rispetto alle consuete liturgie. il modo meno ideologico possibile per ricordare che la Costituzione repubblicana rappresenta il rovesciamento del fascismo; e pure che il posto di una democrazia non pu che essere al fianco di un’altra democrazia, l’Ucraina, aggredita da un’autocrazia, la Russia. Poi l’interpretazione dei gesti ha un limite. La Costituzione non un feticcio intoccabile: il Parlamento pu riformarla. Pensata all’indomani della dittatura, la Carta limita fortemente i poteri dell’esecutivo, che non a caso ormai da decenni aggira quei limiti facendo leva ad esempio sul voto di fiducia. Una riforma che legasse in modo pi stretto l’esecutivo al voto popolare non violerebbe di per s lo spirito dei padri costituenti. Ma questa materia per giuristi. Il suo segnale Mattarella l’ha dato. E dovrebbe servire anche a incoraggiare la Rai a non alimentare l’atmosfera di conformismo che a ogni responso elettorale — e quello del 25 settembre sar confermato nelle urne domenica prossima — sembra addensarsi sul Paese.

LE ALTRE LETTERE DI OGGI

L’ingiustizia

Ho comprato casa, la rata del mutuo quasi triplicata

Io, da cittadino forse non troppo provveduto, ho acquistato una casa al limite della citt (tre chilometri dal centro) in cui vivo e lavoro, che purtroppo non raggiunta dall’acqua, come capita ad altre case circostanti. Quindi con una pompa elettrica devo portare l’acqua in pressione. Mi ritrovo con una bolletta elettrica da 742 euro per il solo mese di dicembre e il mutuo per la casa in cui vivo con la mia famiglia (4 figli, i suoceri) che da poco pi di 700 euro schizzato in tre mesi a 1.800, a quanto leggo in ulteriore aumento. Probabilmente se continua cos finir in quella zona grigio scura dei cattivi pagatori. Sar perdonato se non mi associo alle manifestazioni di giubilo e di scampato pericolo che eccitano la finanza di alto livello? Non riesco ad essere rassicurato dal sorriso soddisfatto della presidente della Bce mentre annuncia un nuovo aumento dei tassi. Io sono un privilegiato, perch il lavoro non mi manca. Non ho mai smesso, nemmeno nei mesi pi bui, quando era tutto fermo e le citt erano deserte, lavorando in pronto soccorso. Ma se mi guardo intorno, da tre anni a questa parte, (negozi che chiudono, una folla di gente senza lavoro, alcuni che pur di guadagnare qualcosa lavorano con contratti da 2 ore e altre 6 in nero…) non capisco la sostanza di tanta soddisfazione. Invece di vedere l’uscita si allungato il tunnel. E non sono sicuro che tutto possa essere addebitato a una guerra in cui ognuno di noi deve fare la sua parte per salvaguardare il diritto alla vita delle persone e la democrazia. Io al di fuori dei salotti scintillanti vedo solo solitudine, rassegnazione e talvolta disperazione.
Pietro Scajola, Sanremo

INVIATECI LE VOSTRE LETTERE

Vi proponiamo di mettere in comune esperienze e riflessioni. Condividere uno spazio in cui discutere senza che sia necessario alzare la voce per essere ascoltati. Continuare ad approfondire le grandi questioni del nostro tempo, e contaminarle con la vita. Raccontare come la storia e la cronaca incidano sulla nostra quotidianità. Ditelo al Corriere.

MARTEDI – IL CURRICULUM

Pubblichiamo la lettera con cui un giovane o un lavoratore già formato presenta le proprie competenze: le lingue straniere, l’innovazione tecnologica, il gusto del lavoro ben fatto, i mestieri d’arte; parlare cinese, inventare un’app, possedere una tecnica, suonare o aggiustare il violino

Invia il CV

MERCOLEDI – L’OFFERTA DI LAVORO

Diamo spazio a un’azienda, di qualsiasi campo, che fatica a trovare personale: interpreti, start-upper, saldatori, liutai. 

Invia l’offerta

GIOVEDI – L’INGIUSTIZIA

Chiediamo di raccontare un’ingiustizia subita: un caso di malasanità, un problema in banca; ma anche un ristorante in cui si è mangiato male, o un ufficio pubblico in cui si è stati trattati peggio. Sarà garantito ovviamente il diritto di replica

Segnala il caso

VENERDI -L’AMORE

Chiediamo di raccontarci una storia d’amore, o di mandare attraverso il Corriere una lettera alla persona che amate. Non la posta del cuore; una finestra aperta sulla vita. 

Racconta la storia

SABATO -L’ADDIO

Vi proponiamo di fissare la memoria di una persona che per voi è stata fondamentale. Una figlia potrà raccontare un padre, un marito la moglie, un allievo il maestro. Ogni sabato scegliamo così il profilo di un italiano che ci ha lasciati. Ma li leggiamo tutti, e tutti ci arricchiranno. 

Invia la lettera

DOMENICA – LA STORIA

Ospitiamo il racconto di un lettore. Una storia vera o di fantasia. 

Invia il racconto

LA FOTO DEL LETTORE

Ogni giorno scegliamo un’immagine che vi ha fatto arrabbiare o vi ha emozionati. La testimonianza del degrado delle nostre città, o della loro bellezza.

Inviateci le vostre foto su Instagram all’account @corriere

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