Eva Grimaldi: «Imma Battaglia? Il mio ex mi accarezzava, e io pensavo a lei»

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di Elvira Serra

Grimaldi: «Imma ha un’intelligenza fuori dal normale. Mi fa sentire femmina più di tutti gli uomini che ho avuto». L’attivista Lgbtq+ Battaglia: «Aveva un modo molto divertente di corteggiarmi, sembrava un’adolescente. Ha scatenato il latin lover che c’è in me».

Sono agli antipodi.

Imma: «Io sono nevrotica, cervellotica, veloce. E mi sono trovata questa donna accogliente, accudente, protettiva».

Eva: «Io sono dislessica, se piove o mi arrabbio balbetto, ho la terza media. Cosa mai potrò darle?, mi chiedevo quando l’ho conosciuta».

Ecco. Quando vi siete conosciute?

Eva: «Al Gay Village, nel 2008. Ero con il mio ex marito. Ci indicano Imma di spalle con la sua fidanzata di allora».

Imma: «Lo vede quant’è gelosa? Neanche dice il nome».

Eva: «Il nome non lo dico perché questa è la nostra storia, non la vostra».

E quindi?

Eva: «Tutti a dire: “Che bella la fidanzata di Imma Battaglia”. Poi lei si è girata e l’ho vista la prima volta. E ho replicato: “Sarà tanto bella, ma avete visto il viso di Imma?”. Quando siamo tornati a Verona, ricordo che alla prima carezza del mio ex, per tre secondi ho pensato a Imma. Poi io e lui ci siamo lasciati, due anni dopo sono tornata a Roma, in un periodo per me difficilissimo, e ho chiesto a un mio amico: “Dai portami al Gay Village, che mi voglio sfogare con Imma Battaglia”. Per me lei lavorava lì e basta, non avevo capito il suo ruolo».

Era settembre del 2010. La scintilla è scoccata allora?

Eva: «Quando mi è venuta incontro ho cominciato a piangere come una fontana. Quella sera l’abbiamo finita a mangiare patatine e birra a un tavolino. E le ho dato il mio numero di telefono. Poi ho cominciato a stalkerizzarla: mi era entrata nel cuore come un proiettile».

Imma: «Io ero impegnata e sono fedele. Ma il suo dolore mi aveva turbata. E poi aveva un modo molto divertente di corteggiarmi, sembrava un’adolescente. Tipo che se le dicevo che amavo il tennis, lei si comprava gonnellina e scarpette».

Il primo bacio?

Eva: «Un mese dopo, gliel’ho chiesto io. Le avevo proposto di vederci a Zagarolo, dove ero ospite da amici. L’appuntamento era alle 17, lei si è presentata alle 18.30».

Imma: «Ma è stata lei a darmi le indicazioni sbagliate!».

E dopo?

Imma: «Non mi ha chiesto solo un bacio! Dopo, ha usato un sacco di stratagemmi. Mi ha invitata ad andare in camera da letto, perché nel soggiorno c’era una parete a vetri e non voleva che ci vedessero da fuori. In camera mi ha chiesto di spogliarmi, come nel libro Le mille bocche della nostra sete che stava leggendo: romanzo da ragazzine».

Caspita! E lei?

«Beh, a quel punto aveva scatenato il latin lover che c’è in me…».

Imma Battaglia ed Eva Grimaldi sono «marita» e moglie dal 19 maggio 2019. A unirle civilmente è stata Monica Cirinnà, la madre della legge sulle unioni civili.

Imma: «Ecco, sono un po’ contraria a questi personalismi, che depauperano la legge. Vale per tutto, eh».

Eva intanto la guarda incantata (dirà: «Quando lei parla sto quasi in apnea, non voglio perdere una parola». E Imma: «Ha questa voglia di imparare, di imparare…»).

Ditemi un pregio e un difetto l’una dell’altra.

Imma: «Di Eva mi piace la generosità amorosa. Dona amore dalla mattina alla sera. Tutto quello che fa è per farti stare bene, e non solo con me. È luce bianca, energia pura, con lei entri in una fortezza che non è fatta di cyber security, ma della forza indistruttibile che solo l’amore dà. Il suo difetto? È una rompipalle, gelosa, possessiva, arrogante: mi aggredisce subito!».

L’ultima scenata?

Imma: «Due settimane fa in discoteca. Stavo parlando con un’amica e lei ha fatto una sceneggiata da vaiassa napoletana».

Eva: «Ho solo spinto quell’altra: le stava troppo vicino».

Vediamo com’è Imma.

Eva: «Un difetto sono riuscita a toglierglielo: arrivava sempre in ritardo, io con 5 minuti di anticipo. E vuole sempre avere ragione lei! Il pregio è che è una donna molto riservata, all’inizio della nostra storia si preoccupava per la mia carriera, temeva che potesse danneggiarmi».

Imma: «Per la verità temo sia successo».

Eva: «Poi ha una testa pazzesca, un’intelligenza fuori dal normale. E mi piace come donna, la sua fisicità, le spalle, la faccia, lo sguardo. Mi fa sentire femmina più di tutti gli uomini che ho avuto».

È stata la sua prima donna?

«Sì. Lo stesso non si può dire di me con lei…».

Parlate mai di gender?

Eva: «Ieri a una cena con amiche mi sono scoperta cisgender, binaria e pansessuale. Sarebbe bello fare delle scenette divertenti su Instagram, per spiegare le differenze ai ragazzi».

Imma: «Io ho smesso di chiedermi qual è il mio posto nel mondo. Il mio posto è con le persone intelligenti, con cui posso parlare dal collo in su: guardandole negli occhi, indipendentemente dal genere. Credo che omologare le persone in una casella sia limitante. Il vero passo avanti sarà non doversi più chiedere qual è l’orientamento sessuale degli altri».

Le discriminazioni, però, ci sono ancora.

Imma: «E lo dice a me? Una settimana fa mi è stato fatto notare che ero nel bagno delle donne e non degli uomini. Ma io mica faccio scenate o denuncio alla stampa: lo capisco che con la mia fisicità gli altri possano fraintendere. Nello spogliatoio della palestra sto sempre con gli occhi bassi: non vorrei mai che le mamme fraintendessero una curiosità sulle ragazzine».

Eva: «Questa cosa la fa soffrire, è una ferita aperta».

La politica è un capitolo chiuso?

Imma: «Io adoro la politica! Ho cambiato la storia, con il World Pride a Roma, e so che nessuno me lo riconoscerà, ma va bene. Ma per incidere devi avere un ruolo operativo: sindaco, sottosegretario, ministro. Io sono molto pratica, sono una del fare. Per le mie competenze potrei stare alla Farnesina».

Eva: «Io invece ricordo la vita che faceva da consigliera comunale qui a Roma . Tornava a casa in scooter, scendevo giù, le davo il prosciutto e i crackers, praticamente la imboccavo mentre stava al telefono. Detto questo, sarebbe perfetta, ma se diventasse sindaco o ministro non avrei più la mia Imma».

Chi fa il caffè la mattina?

Eva: «Io».

Ma Imma fa qualcosa?

Eva: «Ma certo! Lei aggiusta tutto. Ed è un’ottima cuoca, ha appena vinto Celebrity MasterChef. Fa degli spaghetti con le vongole favolosi».

Chi ha fatto la proposta di matrimonio?

Imma: «Io».

Eva: «In conferenza stampa all’apertura del Gay Village. Ero in prima fila: “Guarda che ci sono i testimoni!”, dissi».

Oggi l’omosessualità femminile è ancora un tabù?

Imma: «No, se penso alla fluidità dei giovani. Magari lo è ancora per le persone più grandi. Resta il fatto che nella politica Lgbtq+ la parte lesbica è meno presente rispetto quella gay e trans. E in politica dopo Paola Concia non c’è stato più nessuno».

Imma, lei sapeva la verità su Eva e Gabriel Garko?

«Macché. Ha mentito pure a me».

Eva: «Quel segreto lo avrei portato nella tomba. Non era il mio, era di Gabriel».

26 ottobre 2022 (modifica il 26 ottobre 2022 | 11:29)

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, 2022-10-26 21:20:00, Grimaldi: «Imma ha un’intelligenza fuori dal normale. Mi fa sentire femmina più di tutti gli uomini che ho avuto». L’attivista Lgbtq+ Battaglia: «Aveva un modo molto divertente di corteggiarmi, sembrava un’adolescente. Ha scatenato il latin lover che c’è in me». , Elvira Serra

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