Il restauro di Michelangelo in un documentario eccezionale

di Aldo Grasso

Perché oggi un documentario così non troverebbe più spazio nella tv generalista?

Sabato pomeriggio, Rai Storia ha riproposto un famoso documentario del 1973 (è visibile anche su Rai Play). Si tratta di «La violenza e la pietà» di Brando Giordani ed è la cronaca delle fasi del restauro della «Pietà» di Michelangelo nella Basilica di San Pietro, in seguito a un folle atto vandalico. Allora andò in onda in bianco e nero, oggi è visibile a colori. Maggio 1972: Laszlo Toth, al grido «Sono Gesù Cristo risorto dalla morte», aggredì la Pietà di Michelangelo, accanendosi sul capolavoro con 15 colpi di martello. In pochi ma micidiali secondi, la preziosa scultura subì danni gravissimi: il naso, le palpebre, il braccio e il gomito della Vergine risultarono frantumati. Trasportata nei vicini Musei Vaticani, l’opera venne riportata al suo splendore originario in soli sei mesi. In esclusiva mondiale, per espressa volontà di Paolo VI, Brando Giordani (suo padre, Igino, cofondatore del Movimento di Focolari, è stato a lungo collaboratore dell’Osservatore romano) ebbe allora l’incarico di girare le immagini di quel meticoloso e delicatissimo lavoro, di interesse mondiale.

Dopo il recupero dei frammenti, nel gabinetto delle ricerche Scientifiche in Vaticano, la troupe riprende il lavoro dei tecnici che sperimentano la composizione del mastice da usare per il riattacco e dell’impasto necessario a costruire i frammenti mancanti. Dal 22 ottobre, poi, nella Cappella della Pietà in San Pietro viene allestito un laboratorio di fortuna: e qui avviene — sotto l’occhio delle telecamere — l’ultima fase del lavoro, il riattacco delle parti, finché, il 30 novembre, viene «ricucito» il braccio della Vergine. Perché oggi un documentario così non troverebbe più spazio nella tv generalista? Si ritiene che il pubblico non sia più in grado di capire o di interessarsi a un argomento così in apparenza elitario? La cultura è ormai una povera nicchia schiacciata dagli abusi di potere?

22 maggio 2022 (modifica il 22 maggio 2022 | 15:01)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, 2022-05-22 19:11:00,

di Aldo Grasso

Perché oggi un documentario così non troverebbe più spazio nella tv generalista?

Sabato pomeriggio, Rai Storia ha riproposto un famoso documentario del 1973 (è visibile anche su Rai Play). Si tratta di «La violenza e la pietà» di Brando Giordani ed è la cronaca delle fasi del restauro della «Pietà» di Michelangelo nella Basilica di San Pietro, in seguito a un folle atto vandalico. Allora andò in onda in bianco e nero, oggi è visibile a colori. Maggio 1972: Laszlo Toth, al grido «Sono Gesù Cristo risorto dalla morte», aggredì la Pietà di Michelangelo, accanendosi sul capolavoro con 15 colpi di martello. In pochi ma micidiali secondi, la preziosa scultura subì danni gravissimi: il naso, le palpebre, il braccio e il gomito della Vergine risultarono frantumati. Trasportata nei vicini Musei Vaticani, l’opera venne riportata al suo splendore originario in soli sei mesi. In esclusiva mondiale, per espressa volontà di Paolo VI, Brando Giordani (suo padre, Igino, cofondatore del Movimento di Focolari, è stato a lungo collaboratore dell’Osservatore romano) ebbe allora l’incarico di girare le immagini di quel meticoloso e delicatissimo lavoro, di interesse mondiale.

Dopo il recupero dei frammenti, nel gabinetto delle ricerche Scientifiche in Vaticano, la troupe riprende il lavoro dei tecnici che sperimentano la composizione del mastice da usare per il riattacco e dell’impasto necessario a costruire i frammenti mancanti. Dal 22 ottobre, poi, nella Cappella della Pietà in San Pietro viene allestito un laboratorio di fortuna: e qui avviene — sotto l’occhio delle telecamere — l’ultima fase del lavoro, il riattacco delle parti, finché, il 30 novembre, viene «ricucito» il braccio della Vergine. Perché oggi un documentario così non troverebbe più spazio nella tv generalista? Si ritiene che il pubblico non sia più in grado di capire o di interessarsi a un argomento così in apparenza elitario? La cultura è ormai una povera nicchia schiacciata dagli abusi di potere?

22 maggio 2022 (modifica il 22 maggio 2022 | 15:01)

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