Il premier «difende» SalviniMa sul turismo tensioni con la Lega

di Marco CremonesiDraghi: lui diverso da Abascal e Le Pen. Garavaglia: danni al settore da 500 milioni

«Sono incuriosito da come il ministro Garavaglia abbia quantificato i 500 milioni di danni al turismo». Quando il premier Mario Draghi usa un pochino della sua ironia, le tensioni sono già rientrate. Ma poco prima, il clima era stato un po’ meno sereno, con tanto di sospensione del Consiglio dei ministri per un buon quarto d’ora. Con il ministro al Turismo, il leghista Massimo Garavaglia, che aveva infatti annunciato: «Scriverò a Roberto Speranza e gli chiederò ufficialmente di coprire, con il budget del suo ministero, gli emendamenti al decreto destinati agli indennizzi per le categorie dei ristoratori danneggiati».

Nella prima formulazione
, infatti, il nuovo decreto sulle riaperture prevedeva il super green pass fino a tutto il mese di aprile. Il che aveva suscitato le ire del ministro leghista: «Forse — aveva detto nelle telefonate durante la sospensione — qualcuno si è dimenticato che Pasqua è il 17 aprile, e una settimana più tardi c’è la festività del 25 aprile».

Poi, arriva la schiarita: dal primo aprile gli stranieri dovranno esibire il green pass base, e non più quello rafforzato, per poter consumare nei ristoranti al chiuso. Di qui, il commento di Garavaglia con i collaboratori: «Ci abbiamo messo una pezza, ma stiamo partendo in ritardo. In questo modo potremo almeno avvicinarci alle condizioni dei nostri concorrenti internazionali». Il ministro, tra l’altro, ha partecipato alla riunione del governo via internet: è infatti a Digione dove è oggi prevista la prima riunione dei ministri al Turismo europei. Sul tavolo, gli effetti della guerra sulle prospettive del settore. E così, Draghi spiega che il Cdm «è stato tranquillo, è andato bene». Perché «se tutte le questioni fossero il decidere una data per la cessazione del green pass, i Cdm sarebbero pacifici. Su quello si è trovata una soluzione».

Al di là della vicenda del geen pass nei ristoranti, Mario Draghi ha espresso un riconoscimento significativo a Matteo Salvini. A chi gli citava le parole del premier spagnolo Pedro Sanchez — che si era domandato che «cosa sarebbe dell’Europa oggi se Salvini, Le Pen e Abascal fossero a capo dei governi in Italia, Francia e Spagna» — il premier ha risposto netto: «C’è una grossa differenza fra quei nomi. Al momento, Salvini sostiene un governo europeista, e questo è un fatto». Il segretario leghista ha ringraziato anche via social: «Ringrazio Draghi per le sue parole, che riconoscono l’impegno e la responsabilità della Lega nell’aiutare gli italiani, in risposta alle insensate critiche di Sanchez e Letta». Il segretario Pd aveva infatti ritwittato il video del premier spagnolo.

Con quello che sta succedendo, con l?invasione russa, cosa sarebbe dell??? oggi se Salvini, Le Pen e Abascal fossero a capo dei governi ??????? @sanchezcastejon https://t.co/wDcABe9rHO— Enrico Letta (@EnricoLetta) March 16, 2022

17 marzo 2022 (modifica il 17 marzo 2022 | 22:34)
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, 2022-03-17 21:39:00, Draghi: lui diverso da Abascal e Le Pen. Garavaglia: danni al settore da 500 milioni, Marco Cremonesi

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