Il più giovane, le coppie, la guida esperta:  le vittime e i 13 dispersi sulla Marmolada

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Nella sciagura sulla Marmolada il più giovane dei 10 dispersi italiani (un numero al quale vanno aggiunte anche tre persone provenienti dalla Repubblica Ceca) ha 22 anni. Si chiama Nicolò Zavatta ed è di Barbarano Mossano, nel Vicentino. Ha sempre coltivato l’amore per la montagna ma solo di recente aveva deciso di cimentarsi con l’alpinismo. Qualche giorno fa aveva chiamato la guida alpina Paolo Dani — il cui nome è nell’elenco delle vittime accertate — per chiedergli di avvertirlo in vista di escursioni più impegnative. «Non ti scordare di me, alla prossima voglio esserci anche io» era stata la richiesta. Nicolò si è così aggiunto alla cordata dei vicentini, tutti travolti dal crollo del seracco sulla Marmolada. Una cascata formata da pietrame e pezzi di ghiaccio che ha trascinato a valle diversi gruppi di escursionisti, uccidendone alcuni e risparmiandone altri. Anche il nome di Tommaso Carollo, 48 anni, manager, originario di Thiene e residente a Zané (sempre nel Vicentino), è nell’elenco ufficiale delle vittime. La compagna è invece miracolosamente sopravvissuta ed è tra i feriti ricoverati all’ospedale di Trento. Il sindaco di Zanè Roberto Berti ricorda Carollo con parole addolorate: «Lo conoscevo bene, anche perché con suo papà Ivano dirigeva un’azienda di progettazione e consulenza ingegneristica che ha collaborato e collabora ancora oggi con il nostro municipio. Per la nostra comunità è un momento durissimo». (Leggi il seguito di sotto)

Non si sa nulla nemmeno di una coppia di fidanzati, Gianfranco Gallina, cuoco, ed Emanuela Piran, 36 e 33 anni, lui di Montebelluna e lei di Bassano del Grappa. I loro genitori ieri si sono presentati alla sede del Soccorso alpino di Canazei con il volto straziato, ma conservando un’esile speranza nel cuore: «Io cerco mia figlia — ha detto la mamma di Emanuela — e loro il figlio, compagni di vita». Gianfranco e la compagna sono arrivati domenica in Val di Fassa «per fare la cordata sulla Marmolada. Non sappiamo più niente — prosegue la donna — e sabato è l’ultima volta che li abbiamo sentiti. Erano esperti e avevano anche la guida, non sono sprovveduti. Ma è stata la valanga. Hanno fatto anche corsi. Sono bravissimi». E con le lacrime agli occhi, ripete queste parole — «sì, sono bravissimi» — utilizzando il tempo presente. Inghiottita nel distacco dell’enorme blocco anche Liliana Bertoldi, 58enne di Levico Terme, due figlie, esperta alpinista e appassionata di fotografia. Le immagini su social (innumerevoli i suoi scatti in alta montagna: valli, laghi, ghiacciai, le tombe dei caduti della Grande Guerra) la ritraggono su tante vette delle Alpi, sorridente con gli amici, in cordata e sugli sci. La sciagura sulla Marmolada è seguita anche dalle autorità della Repubblica Ceca: «Non abbiamo ancora informazioni ufficiali. Le ricerche sono purtroppo molto complicate…» ha detto ai media di Praga Mariana Wernerova, portavoce del ministero degli Esteri del governo. Nell’elenco iniziale dei dispersi, infine, figurava anche un cittadino austriaco. Che, fortunatamente, è vito: ha dato sue notizie alle autorità consolari di Vienna.

4 luglio 2022 | 23:23

(©) RIPRODUZIONE RISERVATA

, 2022-07-04 21:33:00,

Nella sciagura sulla Marmolada il più giovane dei 10 dispersi italiani (un numero al quale vanno aggiunte anche tre persone provenienti dalla Repubblica Ceca) ha 22 anni. Si chiama Nicolò Zavatta ed è di Barbarano Mossano, nel Vicentino. Ha sempre coltivato l’amore per la montagna ma solo di recente aveva deciso di cimentarsi con l’alpinismo. Qualche giorno fa aveva chiamato la guida alpina Paolo Dani — il cui nome è nell’elenco delle vittime accertate — per chiedergli di avvertirlo in vista di escursioni più impegnative. «Non ti scordare di me, alla prossima voglio esserci anche io» era stata la richiesta. Nicolò si è così aggiunto alla cordata dei vicentini, tutti travolti dal crollo del seracco sulla Marmolada. Una cascata formata da pietrame e pezzi di ghiaccio che ha trascinato a valle diversi gruppi di escursionisti, uccidendone alcuni e risparmiandone altri. Anche il nome di Tommaso Carollo, 48 anni, manager, originario di Thiene e residente a Zané (sempre nel Vicentino), è nell’elenco ufficiale delle vittime. La compagna è invece miracolosamente sopravvissuta ed è tra i feriti ricoverati all’ospedale di Trento. Il sindaco di Zanè Roberto Berti ricorda Carollo con parole addolorate: «Lo conoscevo bene, anche perché con suo papà Ivano dirigeva un’azienda di progettazione e consulenza ingegneristica che ha collaborato e collabora ancora oggi con il nostro municipio. Per la nostra comunità è un momento durissimo». (Leggi il seguito di sotto)

Non si sa nulla nemmeno di una coppia di fidanzati, Gianfranco Gallina, cuoco, ed Emanuela Piran, 36 e 33 anni, lui di Montebelluna e lei di Bassano del Grappa. I loro genitori ieri si sono presentati alla sede del Soccorso alpino di Canazei con il volto straziato, ma conservando un’esile speranza nel cuore: «Io cerco mia figlia — ha detto la mamma di Emanuela — e loro il figlio, compagni di vita». Gianfranco e la compagna sono arrivati domenica in Val di Fassa «per fare la cordata sulla Marmolada. Non sappiamo più niente — prosegue la donna — e sabato è l’ultima volta che li abbiamo sentiti. Erano esperti e avevano anche la guida, non sono sprovveduti. Ma è stata la valanga. Hanno fatto anche corsi. Sono bravissimi». E con le lacrime agli occhi, ripete queste parole — «sì, sono bravissimi» — utilizzando il tempo presente. Inghiottita nel distacco dell’enorme blocco anche Liliana Bertoldi, 58enne di Levico Terme, due figlie, esperta alpinista e appassionata di fotografia. Le immagini su social (innumerevoli i suoi scatti in alta montagna: valli, laghi, ghiacciai, le tombe dei caduti della Grande Guerra) la ritraggono su tante vette delle Alpi, sorridente con gli amici, in cordata e sugli sci. La sciagura sulla Marmolada è seguita anche dalle autorità della Repubblica Ceca: «Non abbiamo ancora informazioni ufficiali. Le ricerche sono purtroppo molto complicate…» ha detto ai media di Praga Mariana Wernerova, portavoce del ministero degli Esteri del governo. Nell’elenco iniziale dei dispersi, infine, figurava anche un cittadino austriaco. Che, fortunatamente, è vito: ha dato sue notizie alle autorità consolari di Vienna.

4 luglio 2022 | 23:23

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, Benedetta Centi, Alice D’Este, Alessandro Fulloni e Marzia Zamattio

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