Il «barone rampante» di Parigi: su un platano per protesta contro Anne Hidalgo

di Stefano Montefiori

La sindaca Anne Hidalgo vuole tagliare 42 alberi vicino alla Tour Eiffel: il paesaggista e botanico Thomas Brail è salito domenica su uno degli alberi a rischio, e non intende smontare

PARIGI — Nella notte tra domenica e lunedì, un uomo è salito su un platano bicentenario allo Champs de Mars, ai piedi della Tour Eiffel, ed è deciso a restarci finché la sindaca Anne Hidalgo non rinuncerà al progetto di tagliare 42 alberi per costruire negozi, servizi igienici e un deposito bagagli sotterraneo nei pressi del monumento all’aperto più visitato di Francia. Thomas Brail, 48 anni, fondatore del Gruppo Nazionale di Sorveglianza degli Alberi, è un giardiniere paesaggista che poi si è specializzato nella potatura e nella cura dei grandi alberi. Salire sugli alberi, grazie a funi e imbracature, è il suo mestiere, ma qualche anno fa ha deciso di farne anche un impegno politico. Nel settembre 2019 ha vissuto per oltre tre settimane, senza mai scendere, su un platano di boulevard Saint Germain a Parigi, a pochi metri dal Café de Flore e proprio davanti alle finestre del ministero della Transizione ecologica.

«Nei villaggi e nelle città di tutta la Francia continuano a tagliare magnifici alberi vecchi anche di 200 anni per i motivi più diversi, per costruire palazzi o modificare le strade, ma è vietato dalla legge. Chiedo solo che il governo faccia rispettare l’articolo L350, che protegge le piante in città e lungo le vie di comunicazione. Non si possono abbattere, è proibito». In quell’occasione Brail, a differenza del Barone rampante di Italo Calvino, era stato costretto dalla polizia a rinunciare all’impresa e il platano era stato alla fine tagliato perché considerato debole e quindi a rischio caduta. Ma quell’impresa ha dato una certa celebrità alla sua causa, e adesso Brail ci riprova in uno dei luoghi più famosi del mondo, il giardino davanti alla Tour Eiffel.

«Gli alberi sono il futuro dei nostri bambini, ci commuoviamo quando li vediamo bruciare in Amazzonia ma poi siamo pronti ad abbatterli a Parigi», dice l’uomo, che sa di avere dalla sua parte una parte considerevole dell’opinione pubblica. Una petizione contro il progetto del comune di Parigi ha già raccolto oltre 150 mila firme, nonostante l’alleanza tra socialisti ed ecologisti che guida il comune assicuri che il piano offrirà al quartiere 1,7 ettari di verde in più e 3,5 ettari tolti alle auto e assicurati ai pedoni. Brail ha appeso all’albero che ormai è la sua casa un enorme striscione che riproduce il tweet di sostegno e simpatia che anni fa gli era stato rivolto da Elisabeth Borne, allora ministra della Transizione ecologica. Adesso Borne è primo ministro, e la nuova battaglia di Thomas Brail sembra destinata a mettere in imbarazzo sia il governo sia le autorità cittadini. Mercoledì 1° giugno alle 14 avrà luogo un dibattito pubblico tra associazioni, cittadini e candidati alle elezioni legislative, proprio ai piedi dell’albero dove Brail si è arrampicato.

31 maggio 2022 (modifica il 31 maggio 2022 | 13:29)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, 2022-05-31 12:08:00, La sindaca Anne Hidalgo vuole tagliare 42 alberi vicino alla Tour Eiffel: il paesaggista e botanico Thomas Brail è salito domenica su uno degli alberi a rischio, e non intende smontare, Stefano Montefiori

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Exit mobile version