I riscaldamenti non funzionano e a scuola si gela, alunna si sente male e va in ipotermia

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Un’alunna di una scuola primaria a Palermo si sarebbe sentita male a causa del freddo. I sanitari del 118, giunti all’istituto dopo essere stati chiamati dall’insegnante, hanno trovato l’alunna, che frequenta la quinta elementare, in preda ai brividi, in un forte stato di malessere.

I riscaldamenti, infatti, non funzionano nonostante da tempo la stessa scuola abbia segnalato al Comune la necessità di intervenire.

La dirigente scolastica, successivamente, è intervenuta con una circolare per spiegare quanto accaduto. Ecco quanto riporta Palermo Today: “Una bambina della classe quinta, a seguito di malore ed evidente tremore e intorpidimento delle gambe durante il normale svolgimento delle attività didattiche, è stata condotta in ospedale dagli operatori del 118, tempestivamente chiamati, e il genitore riferisce che i medici abbiano appurato che si sia trattato di ipotermia”.

L’impianto di riscaldamento è inutilizzabile, perché disattivato: “Questo mette in grave pericolo la salute degli studenti e delle studentesse che in queste giornate invernali sono costretti a trascorrere ore a scuola con temperature non adeguate – si legge ancora nella circolare della dirigente scolastica -. C’è il rischio, inoltre, che la costante fuoriuscita di acqua possa irrimediabilmente danneggiare le fondazioni dell’edificio”.

Su quanto accaduto è intervenuto il vice presidente vicario del Consiglio comunale, Giuseppe Mancuso: “Avendo appreso la notizia, da parte dei genitori degli alunni che frequentano le scuole, del mancato funzionamento degli impianti di riscaldamento, con conseguente grave disagio, a causa delle basse temperature di questi giorni, dei bambini che svolgono le loro attività didattiche in queste condizioni, ho trasmesso delle note, a chi di competenza, al fine di sollecitare il ripristino degli stessi con urgenza per consentire all’intera comunità scolastica, di poter esercitare il loro diritto all’istruzione in modo consono. Faccio presente, inoltre, che questa situazione di disagio viene vissuta in diverse scuole di Palermo”.

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