La Gran Bretagna pronta a bloccare la legge scozzese sui transessuali

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di Luigi Ippolito

Il premier Sunak vuole mettere il veto al provvedimento, approvato tra mille polemiche, che permette di cambiare sesso con una semplice dichiarazione. Sturgeon: un oltraggio

Opzione nucleare per bloccare la legge scozzese sui transessuali: il governo britannico di Rishi Sunak si appresta a ricorrere a una prerogativa mai usata prima da Londra, che consente all’esecutivo centrale di mettere il veto su un provvedimento approvato dal Parlamento di Edimburgo.

l’extrema ratio cui Sunak si appella per bocciare una legge assai controversa, in virt della quale in Scozia da ora in avanti si potr cambiare legalmente sesso sulla base di una semplice autocertificazione, senza bisogno di un parere medico, e per di pi anche se minorenni (sopra i 16 anni).

La norma passata in Scozia il mese scorso fra mille polemiche: i gruppi femministi hanno accusato la premier Nicola Sturgeon di minare i diritti delle donne e la scrittrice J.K. Rowling, la creatrice di Harry Potter, si fatta portavoce di una campagna contro il provvedimento, che alla fine stato approvato nonostante il dissenso di diverse deputate del partito nazionalista al potere e le dimissioni di una ministra.

Le femministe temono che con la nuova norma vengano messi a rischio gli spazi riservati alle donne, specialmente quelle vulnerabili: J.K. Rowling, ad esempio, ha finanziato di tasca sua a Edimburgo un centro di accoglienza per le vittime di stupro cui possono accedere solo donne biologiche.

Ma ora scende in campo il governo di Londra, che su questo trova la solidariet anche dell’opposizione laburista: il leader del Labour, Keir Starmer, ha espresso pure lui dubbi sulla legislazione scozzese e non ha escluso di poter dare il suo appoggio a Sunak. Invece la premier di Edimburgo, Sturgeon, ha definito oltraggioso l’atteggiamento di Londra e ha accusato Sunak di usare la questione dei transessuali come arma politica.

Si tratta in effetti di un argomento che infiamma i dibattiti in Gran Bretagna e che i conservatori al potere adoperano come strumento nelle guerre culturali contro la sinistra. Dal canto suo lo schieramento progressista appare prigioniero del politicamente corretto e avviluppato in contorcimenti su cosa sia l’essere donna, se un fatto biologico o un semplice sentirsi tali. Non sono mancati atteggiamenti di intolleranza, al limite della violenza, da parte della lobby trans contro le intellettuali femministe.

Sunak intende bloccare la legge scozzese proprio sulla base del fatto che violerebbe la legislazione britannica sull’uguaglianza fra i sessi, che di stretta competenza del governo centrale. Ma da Edimburgo faranno sicuramente ricorso in sede legale e lo scontro potrebbe finire davanti alla Corte suprema, prefigurando cos un conflitto costituzionale senza precedenti.

una battaglia che inoltre cade in un momento particolarmente delicato, dopo che sempre la Corte suprema aveva respinto la richiesta del governo di Edimburgo di poter organizzare un nuovo referendum sull’indipendenza della Scozia: Nicola Sturgeon ha dunque promesso che le prossime elezioni saranno di fatto un voto sulla secessione. La spinta secessionista si intreccia ora con la questione transgender, in un cocktail potenzialmente dirompente.

16 gennaio 2023 (modifica il 16 gennaio 2023 | 19:36)

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