Giusy, la bidella pendolare: Fiera di me, criticatemi quanto volete, ma occorre lavorare nella propria città. Con uno stipendio misero è impossibile farlo altrove

Giusy Giugliano, la bidella pendolare la cui storia aveva catturato l’attenzione nazionale per i suoi viaggi quotidiani da Napoli a Milano, ha annunciato un significativo cambiamento nel suo percorso lavorativo.

Dopo un anno di pendolarismo estenuante, Giugliano ha condiviso sui suoi canali social la notizia del suo trasferimento a Caivano, vicino alla sua residenza. Questa decisione, benché sia stata celebrata da molti, ha anche scatenato una serie di critiche.

Attraverso messaggi pubblicati sulla sua pagina Facebook, Giugliano ha risposto alle critiche, sottolineando il suo orgoglio e la sua determinazione. Potete criticarmi quanto volete […] l’importante è quello che penso di me, che sono orgogliosa di me stessa, con una grande tenacia e determinazione, di non arrendermi mai. SEMPRE FIERA DI ME, ha scritto.

Giugliano ha anche toccato il tema del lavoro presso la propria città di origine, un argomento caldo nel contesto socio-economico attuale.Bisogna lavorare nella propria città è quello che non capite voi, non è possibile, che per lavorare uno deve spostarsi, qualsiasi tipo di lavoro è così. Con tutti questi aumenti poi, gli stipendi miseri, tutto uno schifo direi”, ha aggiunto.

Le sue parole riaccendono il dibattito sulle difficoltà incontrate dai lavoratori costretti a spostarsi per motivi lavorativi, soprattutto in un periodo di crescenti costi di vita e stipendi inadeguati.

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