Giuliano Urbani: «Che malinconia le parole di Berlusconi. È fallito il progetto liberale»

di Tommaso LabateUrbani: «Mi verrebbe voglia di buttare la mia vecchia tessera. Io di Forza Italia fui il progettista. Ma come si fa ad essere ambigui su Putin?» «Lo sa cosa fece Muhammad Alì con la medaglia d’oro vinta a Roma?». La gettò in un fiume, per protestare contro gli Usa. «Ecco, io sono tentato di fare la stessa cosa con la mia vecchia tessera di Forza Italia». Che era la numero… «Lasci perdere il numero. Quando distribuirono le prime tessere, io ero negli Stati Uniti a ritirare un premio. Al ritorno, se non sbaglio, Berlusconi mi consegnò la numero 17. Lo sa perché provo una grande malinconia a parlare di Forza Italia anche in questi giorni di grande confusione, sulla linea politica a proposito di Putin e nei rapporti interni? Perché io, di quel partito, ero stato il progettista. L’autore del disegno del partito liberale di massa, operazione tragicamente fallita». Il professor Giuliano Urbani ha appena letto sul Corriere l’intervista a Mariastella Gelmini, critica sulle «ambiguità di filoputinismo» di cui erano pervase le parole di Silvio Berlusconi dell’altro giorno. Condivide la posizione di Gelmini? «Come si fa a non condividerla? Berlusconi ha pronunciato quelle parole ambigue senz’altro per il rapporto di amicizia che evidentemente lo lega ancora a Putin. Quando l’ho sentito sono rimasto basito. Ma come si può pensare che quella posizione sia conciliabile con un approccio liberale? Stiamo parlando di Putin, l’uomo che verrà ricordato come il responsabile del massacro di vite più inutile della storia recente. Tra l’altro con Putin sono venuto in contatto prima dell’invasione…». Come? «Avevo curato l’Anno della cultura italiana in Russia. E, visto che era stato un successo, il Cremlino ha voluto che curassi anche l’Anno della cultura russa in Italia. Ho incontrato anche Putin. Uomo senza cultura; meglio, interessato alla cultura solo come strumento di propaganda». Pensa anche lei, come Gelmini, che oggi in FI la preoccupazione sia quella di non urtare Salvini? «Su Salvini dico questo: l’unica che in questo momento mi sembra lucida, nel centrodestra, è Giorgia Meloni». Non pensa che il centrodestra possa vincere le elezioni? «Se il peggior sordo è quello che non vuole sentire, il primo sconfitto è quello che non vuole vincere. E questo centrodestra, adesso, non è in grado di vincere neanche con l’aiuto degli avversari». Che cosa manca a FI per tornare… «Ma tornare dove? Scusi se la interrompo ma dove vorrebbe tornare in queste condizioni? Berlusconi ha concepito un partito a sua immagine, destinato a non andare avanti dopo di lui. Ha presente quello che si dice della morte, che se ne vanno sempre i migliori? In Forza Italia è stato così: i migliori se ne sono già andati». Con l’avvicendamento Salini-Ronzulli in Lombardia sono tornate le polemiche sul cerchio magico. C’era anche all’epoca, un cerchio magico? «Certo che Berlusconi aveva un cerchio magico anche all’epoca. Erano gli elettori». 19 maggio 2022 (modifica il 19 maggio 2022 | 07:42) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-05-19 06:43:00, Urbani: «Mi verrebbe voglia di buttare la mia vecchia tessera. Io di Forza Italia fui il progettista. Ma come si fa ad essere ambigui su Putin?», Tommaso Labate

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Exit mobile version