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Gas, Draghi da von der Leyen: via al piano con il tetto ai prezzi

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di Marco Galluzzo L’Ue apre alla proposta italiana, in arrivo altre misure Il premier chiede «compensazioni» per l’economia E sente Scholz. Cautela sulle sanzioni all’energia russa

L’Italia non si può permettere sanzioni che colpiscano direttamente le importazioni di gas o di petrolio russo. Se Washington sta cercando di alzare il livello su questo obiettivo, cercando di convincere gli alleati europei, Roma e Berlino sono al momento schierate insieme nel giudicare l’ipotesi impraticabile. Ne hanno discusso direttamente ieri sera, nel corso di una telefonata, Mario Draghi e il cancelliere Olaf Scholz, che nel corso della giornata ha apertamente dichiarato che il suo Paese non può fare a meno del gas russo.
La visita di Draghi a Bruxelles, e l’incontro con il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, sono ruotati anche intorno a questo dossier. «Altre sanzioni non sono escluse, ci stiamo lavorando», dice Draghi al termine dell’incontro, mentre si rafforza la proposta italiana di un tetto ai prezzi del gas russo: un’ipotesi che dovrebbe vedere tutti i Paesi della Ue concordare un prezzo unico e calmierato del gas importato da Mosca, con il duplice obiettivo di non sottostare alle speculazioni e allo stesso tempo di non finanziare il regime di Putin con valuta in euro, dinamica che in parte riduce l’effetto delle sanzioni finanziarie.

La Commissione Ue sulla proposta italiana ieri ha dato segnali di apertura. L’Energy Compact della Commissione europea è pronto; quattro le linee direttrici: oltre a un tetto ai prezzi del gas, ci sono spinta alle rinnovabili, quote minime per gli stock nazionali per il gas, e più flessibilità sugli aiuti di Stato. Dopo l’incontro con von der Leyen il premier ha toccato anche un altro tasto in discussione in queste ore. Per Draghi si «deve lavorare su alcune compensazioni»: sia sugli effetti negativi delle sanzioni, sia sui costi che verranno sostenuti dai Paesi della Ue per accogliere i migranti.
A Draghi interessa maggiormente il primo punto, perché il peso delle sanzioni sul nostro sistema economico sarà più alto di quello sostenuto da altri paesi della Ue. E l’idea di un fondo di compensazione in stile Recovery sarà sul tavolo dei capi di Stato Ue giovedì e venerdì a Versailles. Sul bisogno del gas russo in Italia, Draghi ha detto che «siamo al lavoro per ridurre in tempi rapidi la dipendenza». La Commissione europea, secondo Bloomberg, sta studiando un piano per ridurre gli acquisti dell’80% già da quest’anno. La Russia, invece, minaccia di interrompere le forniture di gas naturale attraverso il gasdotto Nord Stream 1, secondo quanto detto dal vice premier russo Alexander Novak.
Da Draghi, infine, una stoccata a coloro che sono meno rapidi nel congelamento dei beni russi: «Francia, Germania e Italia si muovono rapidamente, altri Paesi meno».

8 marzo 2022 (modifica il 8 marzo 2022 | 00:33)
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, 2022-03-07 23:34:00, L’Ue apre alla proposta italiana, in arrivo altre misure Il premier chiede «compensazioni» per l’economia E sente Scholz. Cautela sulle sanzioni all’energia russa, Photo Credit: , Marco Galluzzo

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