Francesco Valdiserri ucciso da un’auto sulla Colombo, l’assessore Patanè: «Faremo autovelox mobili»

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di Luisa Monforte

«Abbiamo geolocalizzato 175 black point e abbiamo stanziato 16 milioni di euro per i primi 30 interventi: siamo partiti da via Cristoforo Colombo e via Nomentana» spiega il responsabile comunale della Mobilità

La Cristoforo Colombo, dove l’altra sera è stato ucciso Francesco Valdiserri, e la Nomentana sono le vie più pericolose di Roma e per questo sono oggetto dei primi interventi di sicurezza stradale. Lo conferma l’assessore alla Mobilità di Roma, Eugenio Patanè: «Da quando ci siamo insediati abbiamo fatto un lavoro per comprendere quali fossero gli incroci e le strade più pericolose di Roma, i cosiddetti black point . L’Agenzia per la Mobilità ha analizzato 30mila incidenti rilevati dalla polizia locale negli ultimi 10 anni, classificandoli per luogo, gravità e costo sociale. Abbiamo geolocalizzato 175 black point e abbiamo stanziato 16 milioni di euro per i primi 30 interventi: siamo partiti da via Cristoforo Colombo e via Nomentana che erano quelle più interessate dagli incidenti. Stiamo intervenendo in modo graduale, a partire da quelli più pericolosi».

Oggi ci sono i funerali di Francesco Valdiserri. Ci andrà?

«Ci sarò io e anche l’assessora Lucarelli, in questo momento straziante sentiamo il dovere di stare vicini alla famiglia».

Quali interventi saranno svolti sulla Colombo?

«Stiamo sistemando autovelox mobili, quindi presidiati dalla polizia locale, e attraverso i quali scoraggiare l’alta velocità alla guida ma anche monitorare i dati e i punti in cui si raggiungono velocità fuori norma. In altri luoghi sono stati già installati tutor fissi, invece, penso ad esempio all’Aurelia o alla Galleria Giovanni XXIII dove verranno accesi a breve».

Non sarebbero necessari dossi, cordoli, rotonde e più semafori?

«Cordoli di sicurezza e dossi causerebbero più incidenti, non si mettono sulle strade della viabilità primaria. Rotonde e semafori, invece, ce ne sono e sono molti e ben visibili. L’unico deterrente sulla viabilità primaria è l’autovelox. Gli interventi già fatti in passato su alcuni black point, ad esempio tra lungotevere Flaminio e via Canina, via Fracassini, via Stern e via Vespignani, oppure tra piazza Pia e via della Conciliazione, hanno portato a zero morti.

Che tempi vi siete dati?

«Entro il Giubileo del 2025 contiamo di dimezzare il numero dei black point, serviranno circa una quarantina di milioni di euro per gli interventi che non sono stati ancora programmati. Ancora abbiamo in mente di trasformare in “zone 30” tutte le strade della viabilità secondaria. E siamo a lavoro per creare 69 isole ambientali in altrettanti quartieri di Roma, con pedonalizzazioni, piste ciclabili e 110 percorsi scolastici protetti. Meno traffico equivale a meno incidenti. I numeri dei decessi su strada registrati quest’anno lo dimostrano: stiamo tornando ai livelli pre-pandemia, nel 2019 a Roma ci sono stati 99 morti su strada, adesso, a ottobre siamo a 82 decessi: un rapporto di circa 8 al mese nel 2019 e ora siamo quasi a 7 morti al mese. Questo perché si sta tornando ai livelli di traffico del 2019».

Gli interventi prospettati saranno sufficienti?

«Sono tre i fattori che causano gli incidenti: la qualità dell’infrastruttura, cioè la strada, il tipo di veicolo, la persona che guida. Noi possiamo intervenire sulle infrastrutture e sulla viabilità, ed è quello che stiamo facendo. Però va considerato che i sistemi di controllo della velocità sono efficaci se chi sta alla guida è lucido e attento. Purtroppo chi guida sotto effetto di alcol o droga è come chi ha un’arma in mano, carica, e spara: è incontrollabile».

Quindi, come pensate di intervenire su questo?

«Lavorando sull’educazione degli utenti, sensibilizzando i neopatentati ma anche con iniziative nelle scuole. Già nelle prossime settimane contiamo di far partire una campagna di informazione capillare sulla guida sicura».

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22 ottobre 2022 (modifica il 22 ottobre 2022 | 12:01)

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, 2022-10-22 16:16:00, «Abbiamo geolocalizzato 175 black point e abbiamo stanziato 16 milioni di euro per i primi 30 interventi: siamo partiti da via Cristoforo Colombo e via Nomentana» spiega il responsabile comunale della Mobilità , Luisa Monforte

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