Zingaretti, Franceschini e gli altri. Il vecchio Pd che sta con Schlein

di Maria Teresa MeliGli esponenti che sostengono la candidata pi giovane. Lei rivendica: Non sono mai stata una rottamatrice Tutti pazzi per Elly: i big delle vecchie correnti del Pd sono quasi tutti schierati per la candidata Schlein. La leader di Occupy Pd ha 37 anni, loro parecchi di pi. Lei parla di emergenza climatica e politiche ambientali da quando era piccola, loro solo da qualche tempo. Eppure, per un motivo o per l’altro, hanno deciso che Schlein la segretaria adatta al partito che verr. Qualcuno lo ha fatto obtorto collo, qualcun altro per convinzione. E c’ anche chi accarezza altri disegni grazie a quella candidatura. Schlein, che gli avversari dipingono come un’Alice nel Paese delle meraviglie, tale non . Mastica politica e non un’avventizia. Tant’ vero che si esercita a tenere insieme il vecchio, che le si aggrappato, e il nuovo da lei evocato: Io non sono mai stata una rottamatrice. Serve coniugare l’esperienza di chi le battaglie le ha fatte in questi anni con una freschezza nuova. Il primo a scendere in campo, a fine dicembre, stato Dario Franceschini: La generazione mia e di Bonaccini ha guidato il partito a vari livelli dal 2007 ad oggi ed giusto che lasci il passo. Schlein deve cambiare gruppi dirigenti, respingendo compromessi al ribasso anche se a proporli fosse uno di noi che la sosteniamo. Poich a Franceschini si attribuiscono sempre molteplici disegni, anche al di l delle sue reali intenzioni, un pezzo del Pd convinto che l’ex ministro non faccia affidamento sulla vittoria della sua candidata bens miri a trattare con Bonaccini, dopo le primarie, la gestione unitaria di un partito che non pu consentirsi il lusso di un’ulteriore scissione. Anche Nicola Zingaretti ha appoggiato con forza Schlein, bench abbia reso pubblico il suo pensiero solo ieri. La spiegazione di questa scelta di campo? Elly chiude la ferita delle mie dimissioni. Anche Andrea Orlando sta con Schlein, seppur con qualche cautela: Non ha dato tutte le risposte, ma c’ consonanza tra me e lei. E pure Bersani e i suoi sono con la leader di Occupy Pd. L’idea di Zingaretti, Orlando e Articolo 1 — commenta un autorevole dirigente dem sponsor di Bonaccini — quella di utilizzare lei per fare del Pd un partito della sinistra. Una cattiveria? Fino a un certo punto. Un esponente Pd che conosce bene le segrete cose del partito, Goffredo Bettini, e che ancora incerto tra Cuperlo e Schlein, perch entrambi si intrecciano con i temi del mio libro, convinto che la sinistra si stia finalmente riposizionando. E quel che dice Bettini, che a Roma tent un’operazione Schlein ante litteram, con Ignazio Marino (anche lui, come lei, ben visto dai grillini e concorrenziale con loro), non certo da trascurare. La candidata, comunque, regge bene l’abbraccio dei capicorrente. E le polemiche interne: non infierisce su Bonaccini, facendo smentire la voce secondo la quale Giarrusso sarebbe stato prima respinto da lei. Anche perch, in compenso, il responsabile organizzativo del Pd, Stefano Vaccari, suo gran supporter, aspetta che il caso che mette a disagio Bonaccini monti per quattro giorni prima di spiegare che, anche volendo, per lo statuto del partito, Giarrusso non si pu iscrivere ai dem. 31 gennaio 2023 (modifica il 31 gennaio 2023 | 23:58) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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