Formazione nella Pubblica Amministrazione, firmata direttiva. Zangrillo: Si investe per migliorare le competenze del personale

Il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, ha firmato una direttiva sul tema della formazione per la Pubblica Amministrazione. Questo documento ha l’obiettivo di potenziare le competenze del personale pubblico in modo da affrontare le sfide del momento.

La direttiva è stata presentata oggi, in occasione del lancio del nuovo portale di formazione “Syllabus”.

Secondo il Ministro Zangrillo, per poter mantenere un’organizzazione al passo con i tempi, è necessario investire nelle competenze del personale attraverso una formazione adeguata.

La formazione non riguarda solo l’acquisizione di conoscenze tecnologiche, ma anche un processo di aggiornamento continuo, che permetta ai dipendenti pubblici di affrontare le sfide dell’innovazione in modo efficace. Questo, a sua volta, garantirà che la Pubblica Amministrazione continui a guidare il paese verso una crescita e uno sviluppo sostenibili.

La direttiva prevede che entro il 30 giugno di quest’anno, le amministrazioni pubbliche che non hanno ancora aderito a Syllabus debbano farlo, e che entro sei mesi dall’iscrizione, forniscano formazione digitale al 30% del personale, e poi al 55% entro il 2024 e al 75% entro il 2025. La direttiva prevede inoltre che le amministrazioni pubbliche garantiscano ai dipendenti almeno 24 ore di formazione all’anno, con l’obiettivo di dedicare almeno tre giornate lavorative all’accrescimento delle competenze.

La direttiva introduce anche un nuovo approccio per la formazione, in base al quale la formazione è sia un diritto che un dovere per i dipendenti, e un investimento per le amministrazioni pubbliche, non un costo. La partecipazione ai corsi di formazione fa parte della valutazione individuale e conta ai fini delle progressioni professionali all’interno della stessa area o tra aree o qualifiche diverse.

Inoltre, il Ministro Zangrillo ha sottolineato che si tratta di una vera e propria “rivoluzione culturale”, che conferma l’impegno del governo nel potenziare il “capitale umano” della Pubblica Amministrazione. Questo renderà la Pubblica Amministrazione più attrattiva per i giovani talenti, offrendo loro prospettive di crescita professionale. Questa novità è particolarmente importante in questo periodo di assunzioni, che prevede circa 350mila nuove figure entro il 2023.