Formazione classica anche per tecnici e professionali: lo scontro polemico a distanza tra Calenda e Salvini sulla formazione di base degli studenti che frequentano gli istituti tecnici e professionali, ha ricordato, in qualche modo, le discussioni degli anni ’80 sulla formazione umanistica e sulla formazione scientifica.
Formazione classica anche per tecnici e professionali, la proposta di Calenda
Calenda ha approfondito la proposta del programma elettorale di Azione per la frequenza, almeno per il primo biennio, dei licei da parte degli studenti dei tecnici e professionali – proposta bocciata da Salvini che aveva tacciato l’avversario di razzismo – precisando che molti ragazzi che frequentano gli istituti tecnici e professionali hanno un deficit di preparazione di base e che sarebbe socialmente giusto assicurare loro almeno un biennio di preparazione alla cultura.
Il leader di Azione ha respinto, quindi, l’accusa di volere favorire una politica classista, ma non è riuscito a spegnere le polemiche da destra che portano dati ufficiali dell’80% dei diplomati dei tecnici e professionali nel 2021.
Formazione classica anche per tecnici e professionali: i livelli dell’istruzione superiore per capire
Per fornire elementi oggettivi di lettura dei due settori (licei e tecnici/professionali), abbiamo rilevato dai dati ufficiali dei ministeri dell’istruzione e dell’università i livelli dell’istruzione superiore.
Gli studenti dell’ultimo anno di secondaria di II grado nell’anno scolastico 2020-21 (pressoché tutti diplomati) erano complessivamente 243.443 negli istituti tecnici e professionali, e 227.236 nei licei.
I primi rappresentavano circa il 52% di tutti i diplomati, i secondi il 48%.
Nell’anno accademico successivo (a.a. 2021-22) gli immatricolati alle università hanno espresso questi dati: 32% con diploma di istruzione tecnica o professionale e 68% con diploma liceale.
La forbice di 20 punti in percentuale gioca a favore della natura professionalizzante (utile per l’occupazione immediata) dei diplomi degli istituti tecnici e professionali o a favore della cultura-formazione di base dei licei (per un’ampia prospettiva occupazionale)?
Formazione classica anche per tecnici e professionali: cosa comporterebbe, in termini di acculturamento, il biennio unitario di base prospettato da Calenda?
In base agli orari di lezione definiti dai DPR 89, 88, 87/2010 le ore annuali, si può rilevare che le discipline umanistiche nei licei oscillano tra il 70,4% (classici) e il 52,9% (artistici), mentre le stesse discipline nei tecnici e nei professionali si attestano soltanto sul 28%.
Quel gap è la preoccupazione di Calenda con la sua proposta per colmarlo.
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, , Pubblicato da Redazione Tuttoscuola
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