Festa del papà cancellata? Introdurre le quote azzurre nelle scuole

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Già diverse scuole d’infanzia e materne cancellano la festa del papà o programmazioni ad essa legate.

Non esiste più la famiglia tradizionale. I bambini senza papà sarebbero stati destinati ad altre attività.

Così come richiesto da alcuni genitori.

I bambini non nascono più da una mamma e da un papà.

Vengono cresciuti in famiglie dove un padre non esiste.

Educati in scuole di tutte donne.

Sicuramente la mia proposta verrà criticata. Ma, mi dispiace, i bambini e i ragazzi hanno anche molto bisogno di figure di riferimento maschili.

Introduciamo anche noi le quote azzurre nelle scuole, come in molti Paesi europei già da tempo.

Per cui tanti maestri e educatori sono presenti in scuole di tutti gli ordini e gradi. In Norvegia, leggo, sono l’80 per cento. Ma anche solo in Germania o Austria, nelle scuole materne o asili.

Non si devono creare squilibri nella società e l’educazione dovrebbe prevedere una pluralità di figure e di punti di vista. Si tratta, io credo, di un principio fondamentale che contribuirebbe a creare rapporti più armonici all’interno della società.

Piuttosto, che le scuole pensino a attività in cui la figura maschile possa venire giustamente valorizzata nella sua complessità e pluralità di ruoli anche nei settori della cura e della formazione. Che in Italia, non per nulla, ricadono sempre ancora sulle donne.

Il padre sarà anche “semper incertum” ma esiste comunque.

Responsabilizziamo i padri, non escludiamoli.

Simonetta Lucchi

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