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«Eurovision, difficile trovare sponsor», Lo Russo attacca Appendino

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di Gabriele Guccione

Nel mirino del sindaco i contratti di fine mandato. Risolto il caso dei «concertini»: sì alla richiesta unica

«Voi, sapete, queste cose me le dovete tirare fuori con le pinze. Io sono restio e cauto, ma la pazienza ha un limite, anche quella di un sindaco». Lo sfogo di Stefano Lo Russo va in scena sul palco della Sala Rossa, dove deve rispondere agli attacchi dell’opposizione sui primi intoppi organizzativi attorno all’Eurovision, a cominciare dalle difficoltà burocratiche incontrate dai commercianti e ora risolte sui «concertini». Il bersaglio implicito del primo cittadino è la giunta Appendino, rea a suo dire di aver lasciato in eredità alla nuova amministrazione una macchina organizzativa e soprattutto una serie di impegni firmati alla scadenza del mandato che stanno «complicando moltissimo» le cose. Era già successo con le Atp Finals, a novembre, che Lo Russo storcesse il naso sul lascito (dis)organizzativo della sua predecessora. E ora il copione si ripete, questa volta a sipario aperto: il problema numero uno è finanziario e riguarda la ricerca degli sponsor che avrebbero potuto sostenere la manifestazione canora internazionale, sgravando la città da una serie di costi che, per il momento, si preventivano attorno ai 14,8 milioni di euro.

La risposta in Sala Rossa

«Invito il Consiglio comunale a esaminare il contratto siglato dalla precedente amministrazione il 18 ottobre 2021 — denuncia Lo Russo —, in particolare le clausole sugli sponsor». Clausole che di fatto rendono quasi impossibile al Comune trovare altri sponsor oltre a quelli ufficiali. «Fino al 31 marzo — fa sapere il sindaco — non abbiamo potuto cercare sostenitori in maniera autonoma, perché era esclusiva prerogativa della Rai. E sfido chiunque a trovare in venti giorni (la kermesse si terrà dal 10 al 14 maggio, ndr) aziende pronte a investire su un evento di questo livello». Senza contare, poi, che le eventuali nuove sponsorizzazioni, «non potranno essere in contrasto con gli sponsor trovati da Rai ed Ebu e con le categorie merceologiche che questi commercializzano».

«Massimizzeremo la visibilità di Torino»

Insomma: per Palazzo Civico la strada che consentirebbe attraverso l’apporto di finanziatori esterni di ripianare i 9,5 milioni di euro di passivo che si intravedono all’orizzonte è tutta in salita. Mentre per il prossimo anno la città si doterà di un nuovo dirigente per la promozione internazionale. Lo Russo ha risposto così alle critiche del capogruppo del M5S Andrea Russi sullo scarso coinvolgimento della città («Il coinvolgimento della città è pari a zero, non si percepisce in alcun modo che tra meno di un mese ci sarà l’Eurovision») e ai rilievi del consigliere della lista Torino Bellissima Pierlucio Firrao sulla «assenza di figure professionali adeguate». Il sindaco ha di fatto chiesto alla Sala Rossa di indagare sulle clausole contrattuali dell’Eurovision. E ha assicurato: «Massimizzeremo il più possibile la visibilità internazionale di Torino e coinvolgeremo la città attraverso l’Eurovillage al Valentino, dove si potrà vivere l’atmosfera della grande kermesse musicale con i maxi schermi».

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11 aprile 2022 (modifica il 12 aprile 2022 | 08:19)

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, 2022-04-12 06:39:00, Nel mirino del sindaco i contratti di fine mandato. Risolto il caso dei «concertini»: sì alla richiesta unica, Gabriele Guccione

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